Quando una storia è buona non ha importanza che sia stata realizzata nel 1977, fa paura comunque.
E' il caso di "The night flier" (letteralmente "il volatore notturno"), film tratto da un racconto di Stephen King e magistralmente portato su grande schermo da Mark Pavia.
Richard Dees, reporter senza scrupoli,
freddo e interessato solo a finire in prima pagina, segue la scia di sangue lasciata da un pilota d'aereo che pare volare solo di notte. La storia si svolge per lo più tramite gli occhi del giornalista, portando lo spettatore ad inseguire questa figura misteriosa che dissangua le proprie vittime lasciandogli degli enormi buchi ai lati del collo. Il pilota si fa chiamare Dwight Renfield, chiaro riferimento al Renfield del romanzo di Bram Stoker. Tuttavia con il conte Dracula non ha nulla a che fare, se non il fatto che si nutra di sangue umano.
Il finale del film è tutto da gustare, perfetto coronamento di una storia classica ma decisamente originale.