tag:blogger.com,1999:blog-805835077728280622024-02-20T01:52:04.821+01:00La paura fa 90...e chi se la prende fa 91Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.comBlogger35125tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-72568851098928482212014-03-22T10:24:00.003+01:002014-03-22T10:24:40.710+01:00Broken, nessuno vi salverà. <span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo film indipendente prodotto a basso costo nel <b>2006 </b>e diretto da<b> Adam Mason</b> e<b> Simon Boyes</b> merita una finestra nel blog, nonostante non spicchi di originalità e assuma spesso una forma narrativa poco chiara.</span><br />
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQrFbSDUn43gfOyUXefOOdNJfxsEl7KHrjW-hwk8rK8VtTabcNQ" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="111" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQrFbSDUn43gfOyUXefOOdNJfxsEl7KHrjW-hwk8rK8VtTabcNQ" width="200" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">L'inizio promette abbastanza bene, la <b>scena splatter di forte impatto</b> (forse anche troppo) di una donna legata per la gola ad un albero nel bel mezzo di una fitta foresta, che si apre una fresca cicatrice nell'addome per estrarne un taglierino con il quale dovrà liberarsi, ricorda immediatamente le situazioni al limite del possibile di <b>Saw</b>. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Accettando che il film possa essere un <a href="http://90lapaura.blogspot.it/2014/03/breathing-room-un-gioco-truccato-con-un.html" target="_blank"><b>ennesimo rifacimento all'Enigmista</b></a>, si resta poi sorpresi nel </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">seguirne lo svolgimento, che si distacca completamente dal gioco mortale per aver salva la vita. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Naturalmente la vittima della prima scena non sopravvive. Arriva dunque la protagonista del film, finalmente non la solita giovanissima e tettona, ma una madre, una donna normalissima che si può incontrare tutti i giorni al supermercato. </span><br />
<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQkIyydwd-r5XCzFQBdb8KuptIzgC6LvWhGrdia1bvEZBRu4jEKmg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="221" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQkIyydwd-r5XCzFQBdb8KuptIzgC6LvWhGrdia1bvEZBRu4jEKmg" width="400" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo essere stata un giorno<b> rinchiusa in una cassa di legno</b> e superata brillantemente, e senza auto sbudellarsi, la prova dell'albero e del taglierino, arriva un uomo vestito da cacciatore che chiede se vuole continuare. Naturalmente per salvare la figlia, per sapere se la piccola sia viva o meno, lei accetta. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il cacciatore le cura la ferita con metodi naturali e al suo risveglio la donna si ritrova sempre nel fitto della foresta incatenata per un piede. Ci aspettiamo dunque altre prove di sopravvivenza, e invece il <b>terrore </b>si <b>reale</b>. Lei è semplicemente <b>prigioniera</b>, senza via di fuga, schiava di un folle nel bel mezzo del nulla. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">trasforma in qualcosa di più </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La <b>cronaca </b>è purtroppo ricca di fatti che raccontano anni di segregazione, schiavitù e maltrattamenti da parte di sconosciuti, di padri, di parenti. <b>La parte migliore del film è proprio questa centrale</b>. I vani tentativi della donna di scappare, i maltrattamenti, l'angoscia di sapere di essere prigionieri e non avere notizie della propria figlia. La svolta si ha quando il cacciatore porta nel suo piccolo accampamento una nuova preda, una donna più giovane dell'altra che con un po' di fortuna riesce a tramortire il loro carceriere, a rubargli la chiave delle catene e a scappare. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ed è qui che si rovina tutto. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcStapQWV_NKbTXps40Rz8pJDn9zekA015CDIlnmqbiRa98ekaU2" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="221" src="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcStapQWV_NKbTXps40Rz8pJDn9zekA015CDIlnmqbiRa98ekaU2" width="400" /></span></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">L'uomo la insegue, le spara e torna indietro. La prima vittima intanto era riuscita anche lei a liberarsi delle catene grazie alla chiave. Indebolita, con una gamba rotta e senza armi se non un bastone di ferro trovato nell'accampamento, è decisamente destinata a perdere lo scontro. E invece il cacciatore torna, farfuglia qualcosa<b> e si arrende</b>, lasciandosi spaccare la testa a bastonate. Il film poteva tranquillamente concludersi così, lasciando certo lo spettatore deluso perchè non sono chiare <b>le motivazioni</b> che hanno spinto l'uomo alla segregazione e meno che mai alla resa, ma ormai siamo abituati a trame inconcludenti e personaggi che dispersi nel deserto, nel bosco o chi sa dove non si sa come e se si salveranno. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Tuttavia il film continua.</b> La donna mezza zoppa cammina nel bosco fino a raggiungere una casupola diroccata e tutta sbarrata. Guarda dentro e sorpresa, ci trova la figlia in pessime condizioni, ma ancora viva. Va per sfondare la porta sbarrata, che aziona uno strano meccanismo. Ci si aspetta che qualcosa la uccida, e invece resta solo accecata. </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Fine! </span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si capisce perchè tutto ciò avvenga, nè il perchè dell'accecamento, nè come la bimba sia sopravvissuta, nè come faranno ora a tornare a casa. </span><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-88506731067682701722014-03-02T14:09:00.000+01:002014-03-02T14:09:13.893+01:00Breathing Room, un gioco (truccato) con un solo vincitore<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dopo il successo eccezionale di <b><i>"Saw"</i></b> diversi film tentano di rifarsi al tema "gioco mortale". </span></div>
<a href="http://www.filmakerz.org/wp-content/uploads/2013/03/breathing-room-streaming.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="http://www.filmakerz.org/wp-content/uploads/2013/03/breathing-room-streaming.jpg" height="320" width="281" /></span></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ingredienti essenziali sono un gruppo di persone rinchiuse senza motivo e senza ricordi in un qualche luogo, diversità di caratteri, livello sociale e professioni ben miscelati tra di loro, un burattinaio che tiene i fili del gioco e la deprivazione sensoriale che riduce i "giocatori" in condizioni estreme. </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i>Breathing Room</i></b>, film del <b>2008 </b>di <b>Gabriel Cowan</b>, segue queste linee guida tentando di dare un tocco </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">personale distaccandosi nello svelare il finale dal concetto di gioco. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutto inizia con l'arrivo in un'enorme stanza del quattordicesimo giocatore, una ragazza. Altre persone sono già lì da un tempo indefinito ed indossano<b> divise di due colori diversi</b>. Questo inizio fa pensare ad una sorta di futuro duello tra la squadra blu e quella arancione, quindi collaborazione tra i membri dello stesso gruppo e scelte difficili. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutto attorno nella stanza sono scritte delle <b>regole</b>, chi non le rispetta o chi prova ad uscire dalla porta viene fulminato a distanza tramite un <b>collare </b>che tutti i giocatori hanno bloccato attorno al collo. Tre persone sono già <b>morte perchè non hanno rispettato le regole</b>, le altre sono giustamente terrorizzate. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.swegore.com/covers/breathingroom/br-9.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.swegore.com/covers/breathingroom/br-9.jpg" height="225" width="400" /></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ogni membro riceve con la divisa un piccolo indizio e un qualche tipo di oggetto (mezza chiave, un proiettile, un martello...), ma una delle regole è<b> non parlare con gli altri </b>di cosa si ha ricevuto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Caduta l'idea delle due squadre diventa un tutti contro tutti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Film del genere ne abbiamo visti, gente che deve ammazzarsi a vicenda per sopravvivere o per vincere una grossa borsa di denaro; ma non è nemmeno questo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Periodicamente si spengono le luci e qualcuno muore.</b> Non si capisce se è uno di loro l'assassino, o se è qualcuno che viene dall'esterno, fino a che uno degli indizi che trovano ogni volta dopo la morte di un giocatore rivela che nel gruppo ci sono un <b>assassino</b>, un <b>pedofilo </b>ed uno <b>stupratore</b>. Di tanto in tanto in uno schermo compare il mezzo busto di un uomo, che dà loro altre <b>informazioni</b>, per esempio chi è il pedofilo (udite udite una donna). </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="http://www.swegore.com/covers/breathingroom/br-8.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.swegore.com/covers/breathingroom/br-8.jpg" height="225" width="400" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Gli indizi, gli oggetti, sembrano servire a qualcosa, ma in realtà non portano da nessuna parte. Anche l'unica chiave che apre uno dei collari si rileva inutile, il giocatore viene liberato e quindi ha il permesso di infrangere le regole, attraversa la porta ma si trova di fronte ad un muro. Stile<b> MacGyver</b> riescono anche a far esplodere il muro, il giocatore libero capisce cosa sta succedendo, ma viene immediatamente dopo ucciso dal misterioso killer tra di loro. Una volta rimasti in tre e spentasi la luce per l'ennesima volta, due di loro si uccidono a vicenda e resta in vita la giocatrice numero 14, l'ultima arrivata, che tranquillamente si alza ricoperta di sangue, si toglie il collare e sorride entrando in una stanza piena di computer e video monitor. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>La soluzione? </b>Ci sono persone talmente ricche e pazze al mondo che hanno tempo, risorse e denaro per mettersi a studiare il comportamento di persone ridotte a<b> lottare per la propria vita</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perchè non seguire dunque questo filone? In<b><i> "Hostel"</i></b> ha funzionato benissimo l'idea di persone ricche che compravano e torturavano uomini. Oppure in <b><i>"The Cube"</i></b> il mistero irrisolto ma totalmente neutrale e pieno di suspance. Il miscuglio tra gioco e ricerca "scientifica", tra possibilità di salvarsi e percorso obbligato non ha funzionato. Lo spettatore resta confuso, pieno di domande e per niente incollato allo schermo, per poi trovarsi deluso nel finale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://img.photobucket.com/albums/v43/gyromancy/BreathingRoom2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://img.photobucket.com/albums/v43/gyromancy/BreathingRoom2.jpg" height="266" width="400" /></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I protagonisti del gioco <b>non hanno mai avuto veramente scelta</b>, se non quella di rispettare le regole per non morire prima del tempo. L'unico modo per venirne fuori sarebbe stato quello di uccidere, per sbaglio, la ragazza. Tuttavia cosa sarebbe accaduto dopo? Li avrebbero lasciati liberi? Naturalmente no, perchè questo è un gioco truccato, dove il vincitore è già designato. Ed è questa una delle grosse differenze tra il capolavoro di<b><i> "Saw" </i></b>e tutte le sue altre<b> brutte copie</b>.</span> </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-59983100928511035342014-02-27T11:24:00.002+01:002014-02-28T10:59:08.755+01:00Dalla realtà al cinema: Bundy - A lagacy of evil<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.femalefirst.co.uk/image-library/square/250/b/bundydvd.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.femalefirst.co.uk/image-library/square/250/b/bundydvd.jpg" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">I migliori film horror sono quelli ispirati alla <a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/08/dalla-realta-al-cinema_7.html" target="_blank">realtà</a>, a fatti realmente accaduti, a personaggi esistiti, a famosi serial killer.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Purtroppo non sempre l'esposizione cinematografica rende giustizia, raccontando i fatti o personaggi in modo sia da spaventare lo spettatore, sia da dargli preziose e realistiche informazioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Bundy - A lagacy of evil</b>, film del <b>2008</b>, vuole ripercorrere la vita di uno dei più noti e prolifici serial killer americani degli anni '70, <b>Theodore Robert Bundy</b>. Accusato di circa 30-36 omicidi, anche se lui se ne attribuì "solo" 26, fu condannato alla sedia elettrica dopo essere scampato al carcere ben due volte e giustiziato il 24 gennaio 1989. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il serial killer di <b>giovani donne</b>, per lo più studentesse, ha ispirato diversi film ed è citato spesso, seriamente o per gioco, in telefilm, cartoni animati, programmi televisivi, canzoni e testi letterari. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://chud.com/articles/content_images/106/BUNDY/bundyNecro.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://chud.com/articles/content_images/106/BUNDY/bundyNecro.JPG" height="200" width="320" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">A differenza di molti altri psicopatici, più o meno noti,<b> l'infanzia di Ted</b> non sembra essere così traumatica da scatenare in lui una furia omicida così violenta, come quella che lo porterà al massacro brutale di più di 30 donne. Purtroppo il film, nonostante si riproponga di ripercorrere la vita di Ted dall'infanzia alla <b>sedia elettrica</b>, lascia molte lacune, saltando fasi importanti della sua formazione e della sua personalità, soffermandosi per lo più su particolari poco interessanti sia a livello cinematografico che psicologico. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Frammentario, inizialmente molto confuso e poco coerente. La pellicola non rende giustizia ad una figura tanto famosa e misteriosa come Bundy, nè scatena nello spettatore suspance, angoscia, terrore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il punto cruciale che sembra scatenare in lui l'inizio degli omicidi è la separazione dalla fidanzata, un evento traumatico che di per sè sembra essere troppo poco significativo. Infatti l'ipotesi che egli uccidesse <b>donne che gli ricordavano l'ex fidanzata</b> non è unanimamente accettata da studiosi e psicologi. Questa separazione non viene chiarita nemmeno nel film, è leggermente romanzata, come giusto che sia per una pellicola rivolta ad un pubblico vasto, tuttavia risulta anche in questo poco chiara e frammentaria. </span><br />
<a href="http://www.tutticrimini.com/wp-content/uploads/2012/06/106hbundy.jpg?w=300" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.tutticrimini.com/wp-content/uploads/2012/06/106hbundy.jpg?w=300" height="246" width="320" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Di Ted Bundy si sa che era un "bravo ragazzo", dall'<b>aspetto innocente </b>e molto <b>furbo</b>. Con diversi stratagemmi ha convinto donne giovani e meno giovani a seguirlo o a salire in auto, per poi <b>stuprarle</b>, <b>picchiarle brutalmente</b> ed <b>ucciderle</b>. Chi lo conosceva ha stentato a credere che proprio lui fosse un omicida, eppure chi ne aveva un rapporto più stretto alla fine lo ha condannato, confermando gli identikit di persone scampate alle aggressioni e additandolo infine come <b>psicopatico</b>. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-78827717003078055552013-12-17T12:50:00.001+01:002014-02-28T11:04:00.928+01:00Scream, un film che si racconta nel film<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.badtaste.it/sites/default/files/images/scream4aftermathlivingroom-568x423.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.badtaste.it/sites/default/files/images/scream4aftermathlivingroom-568x423.jpg" height="238" width="320" /></a></div>
<i><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">"Qual'è il tuo film horror preferito?"</span></b></i><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Con questa celebre frase vengono tormentati e poi massacrati gli adolescenti (e qualche adulto) delle serie di <b>Scream</b>. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Tra <b>citazioni</b> di altri horror famosi (carinissimi e di forte impatto i 15 secondi in cui si vede la figura del bidello nella scuola vestito come <b><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/05/nightmare-quando-un-incubo-puo-uccidere.html" target="_blank">Freddy Kruger</a></b>) e un po' di satira sul tema, il primo film del <b>1996 </b>dà i suoi frutti e il suo successo, sia nella trama che nella realizzazione. I sequel, tutti comunque girati da<b> Wes Craven</b>, lasciano invece un po' a desiderare, scadendo sempre di più nella comicità ed allontanandosi dal successo del primo.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.optimaitalia.com/blog/wp-content/uploads/2012/06/Scream.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"></span></a></div>
<a href="http://www.optimaitalia.com/blog/wp-content/uploads/2012/06/Scream.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.optimaitalia.com/blog/wp-content/uploads/2012/06/Scream.jpg" height="236" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ma che cos'è Scream se guardato nel complesso? E' il racconto di un film horror, un po' critico, un po' satirico, poco credibile e per niente pauroso (ad eccezione del primo). I protagonisti vivono la loro vita secondo le regole di un film, e lo sanno. Analizzano i sospettati e attendono la classica ripresa finale del killer non realmente morto, sono sospettosi di tutti perchè il vero assassino può essere il tuo migliore amico o il tuo fidanzato, girano film nel film. Insomma, sembrano consapevoli di essere soggetti a regole cinematografiche, ma non ne fanno un buon uso. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>Scream è in assoluto il serial killer più facile da sottomettere ed ammazzare</b>. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Cade un'infinità di volte, fa acrobatiche capriole, prende calci in faccia e nello stomaco, fa incidenti stradali, cade dalle scale e sviene. Eppure, queste eroiche e temerarie ragazze moderne che si difendono con tutte le loro forze, non sono abbastanza intelligenti da restare a dargli il colpo di grazia. Mentre gli uomini del film sembrano aprirgli le braccia quando si lancia su di loro armato di pugnale. </span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhSaKP7U_AhTVPu7H4Pomne0EbtbIZIz1fkQnsK6WN555bM_OlVACHfXl0K7TNqw2v1uoinS2EQ_rYuqJcBEIy4NxNvimxZNEMtnZSAG9TX0GqwARmXScs5bgody3DMhTrp-1Zifjygyca/s1600/scream2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhSaKP7U_AhTVPu7H4Pomne0EbtbIZIz1fkQnsK6WN555bM_OlVACHfXl0K7TNqw2v1uoinS2EQ_rYuqJcBEIy4NxNvimxZNEMtnZSAG9TX0GqwARmXScs5bgody3DMhTrp-1Zifjygyca/s320/scream2.jpg" height="165" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Inoltre non si capisce come questo assassino (o coppia di assassini) riesca ad entrare nelle case, nelle confraternite, nei furgoni, nelle scuole e in qualsiasi altro luogo che il buon senso vuole essere protetto e chiuso. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Forse l'intento del film era proprio sottolineare la stupidità delle dinamiche degli horror degli anni 80-90, tuttavia non è nè una vera e propria satira, nè un vero e proprio horror. E' solo un accozzaglia di <b>stereotipi </b>portati allo stremo nei capitoli seguenti al primo. </span><br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-33442937206955186342013-12-16T14:30:00.000+01:002014-02-28T11:00:22.772+01:00Shallow Ground - Misteri sepolti<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Di misteri sepolti ce ne sono abbastanza in questo film, e tutti troveranno la luce solo nella conclusione, tenendo lo spettatore tanto incuriosito quanto confuso dall'inizio alla fine. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVGeANEFg0zHFuJ9NU3PGh1fUoQCa5ftQDWDnPtmIYlO_IjJmpF1VO_QUD2xrXhNkKz1U7BxwiGaYFb_BHcvpwUPEBc9huCxvCaQMKY_zm_zLQHw8bAhqV5ho02G3HN-5CU0UqQihn7eY/s1600/shallow5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVGeANEFg0zHFuJ9NU3PGh1fUoQCa5ftQDWDnPtmIYlO_IjJmpF1VO_QUD2xrXhNkKz1U7BxwiGaYFb_BHcvpwUPEBc9huCxvCaQMKY_zm_zLQHw8bAhqV5ho02G3HN-5CU0UqQihn7eY/s320/shallow5.jpg" height="181" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>Scheldon Wilson</b> produce questa pellicola nel <b>2004</b> con un budget relativamente basso, anche se non si direbbe considerati alcuni effetti speciali particolarmente succulenti. Inondare un film di <b>sangue </b>è facile e scontato, si entra nello splatter di bassa categoria e si punta tutto sul disgusto dell'eccesso. Tuttavia saltati i primi minuti, in cui il sanguinamento la fa da padrone, si entra nell'atmosfera ovattata della <b>suspance</b>, del <b>mistero </b>e dell'attesa. Tutta la storia gira attorno ad un ragazzino sconosciuto, muto e ricoperto di sangue, che si presenta ad una stazione di polizia (in chiusura) di una piccolissima<b> comunità tra i boschi</b> dove pare che tutti stiamo partendo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ingenerecinema.com/wp-content/uploads/2013/08/hc08-4-300x162.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.ingenerecinema.com/wp-content/uploads/2013/08/hc08-4-300x162.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Un anno prima la comunità era stata sconvolta dalla scomparsa e presunta morte della figlia di un grosso costruttore, che lo sceriffo del luogo non solo non era stato capace di salvare dopo averla trovata appesa ad un albero, tagliuzzata e dolorante, ma dopo averla lasciata per un momento da sola e persa per sempre non era mai riuscito a trovare nè il suo cadavere nè il suo assassino. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La scomparsa dopo <b>tortura </b>della giovane donna però non è il solo caso irrisolto. </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Decine di persone si erano improvvisamente dileguate nell'ultimo anno senza lasciar traccia. Tutti </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><a href="http://media.jinni.com/movie/shallow-ground/shallow-ground-1.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://media.jinni.com/movie/shallow-ground/shallow-ground-1.jpeg" /></a></span></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">questi piccoli episodi, raccontati tra <b>flash</b>, immagini indotte da <b>forze sovrannaturali</b>, ricordi dei protagonisti, sembrerebbero non avere nulla a che fare tra di loro, e soprattutto nulla a che fare con il giovane insanguinato. Il collegamento invece c'è, e si inizia ad intuire oltre la metà del film. I buoni non sono buoni e i cattivi non sono cattivi; i personaggi iniziano a delinearsi per il loro ruolo nell'horror prendendo parte alla trama generale. Insospettabile il killer è degno di<b> "faccia di cuoio" </b>in<b> "Non aprite quella porta"</b> o della famiglia di sadici de <b>"La casa dei 1000 corpi"</b>!</span><br />
<div style="text-align: right;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://i132.photobucket.com/albums/q11/tauruslizzie/Horror/shallowground6.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://i132.photobucket.com/albums/q11/tauruslizzie/Horror/shallowground6.jpg" height="189" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>L'idea è buona</b>, interessante la resa degli effetti speciali e il racconto un po' confuso degli eventi, tuttavia la soluzione finale lascia un po' a desiderare, introducendo l'aspetto sovrannaturale in una trama che poteva tranquillamente continuare a girare attorno al <b>serial killer</b> sadico e alle sue vittime. Per dare un tocco originale al film si è esagerato a mio avviso, uscendo anche oltre i confini del bosco e della piccola comunità. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">E' un <b>film comunque da vedere</b>, perchè l'apprezzamento di una storia simile è del tutto soggettivo e personale.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-78576023876039542012013-12-01T18:00:00.000+01:002013-12-01T18:00:46.821+01:00The ring, quando parodia e film si fanno concorrenza<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Un appassionato di horror ha quasi sicuramente visto anche le varie parodie dei film, dai celebri </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Scary Movie </b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">ai semplici video su </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">You Tube</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> che aggiungono semplicemente qualche effetto sonoro a spezzoni classici. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Di norma la <b>parodia </b>la si guarda conoscendo già l'originale a cui si ispira; ma cosa succede se avviene il contrario?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Inizia<b> The Ring</b>: luci spente, tv gigante a schermo piatto, silenzio attorno... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le due adolescenti in camera da letto parlano di una videocassetta.<b> "Quale videocassetta?" </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<br /><iframe width="420" height="315" src="//www.youtube.com/embed/bCdSOv7kL0I" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Resisto 4 minuti, impressionata ogni volta e sempre di più dalla notevole verosimiglianza che danno le parodie, poi è la fine! Inizio a ridere. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non ce la faccio a non pensare, scena dopo scena, al notissimo Scary Movie 3. I personaggi, le atmosfere, persino i dialoghi sono troppo identici. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">D'accordo, è pur sempre un horror, inizierà a far paura prima o poi. Certo non mi aspetto che le due ragazze sedute sul letto inizino a prendersi a cuscinate, eppure continuo a non spaventarmi, a non trattenere il fiato aspettando il verificarsi di quel momento che ti fa sussultare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sarà dovuto al fatto che ho visto prima la parodia e poi l'originale, o sarà dovuto semplicemente al fatto che the ring non fa paura e ben si presta alla comicità? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vi lascio semplicemente con questo interrogativo a (ri)guardarvi qualche spezzone classico. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/8TyAI_ksoeU" width="420"></iframe>
</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-39693842650407042422013-11-07T10:53:00.001+01:002013-12-07T14:02:43.785+01:00Le streghe di Salem, dal 1692 gli stessi "pregiudizi"<div style="text-align: justify;">
<a href="http://media.cineblog.it/9/9ce/Le-Streghe-di-Salem-nuova-clip-con-Sheri-Moon-Zombie-620x350.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://media.cineblog.it/9/9ce/Le-Streghe-di-Salem-nuova-clip-con-Sheri-Moon-Zombie-620x350.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Guardare nel <b>2012 </b>un film che parla di streghe, rifacendosi liberamente ad avvenimenti del passato, accende </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: start;">automaticamente nello spettatore fan degli horror delle aspettative. I </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">temi classici</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">, vampiri, streghe, mummie, lupi mannari, sono purtroppo da prendere con le pinze in quanto visti e rivisti in ogni salsa. Proprio per questo ci si aspetta da una pellicola contemporanea scritta e diretta da </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Rob Zombie</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> qualcosa di originale e fuori dai soliti schemi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRKhqQDKNx3OoGljlzyWbhoD4YWYJEecomJMZsfXHFG5JznVDdN7g" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRKhqQDKNx3OoGljlzyWbhoD4YWYJEecomJMZsfXHFG5JznVDdN7g" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><i>"Le streghe di Salem" </i></b>è decisamente un film che <b>esce fuori dagli schemi</b>, originale per il modo in cui viene raccontato e girato, visionario e caotico. Questo tuttavia non significa necessariamente che fa presa sullo spettatore. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">(Bèh, su di me non ha fatto alcuna presa)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ispirandosi ai <b>reali processi</b> del <b>1692 </b>nel piccolo villaggio di <b>Salem</b>, e poi diffusisi nei paesi limitrofi, che vide 144 processi e <b>19 condanne a morte</b>, il film trova un filo conduttore nei discendenti di quelle donne accusate di stregoneria, processate e <b>torturate</b>, e nei discendenti dei loro accusatori e torturatori. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQJi8kYFmhgGsLiYEXrXKc6McsxQ7n24xiP9_Ms9R1Y8QlmLBhn" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQJi8kYFmhgGsLiYEXrXKc6McsxQ7n24xiP9_Ms9R1Y8QlmLBhn" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Difficile seguire questo filo, che si rivela del tutto solo alla fine, dopo i titoli di coda. Tutto il film è un susseguirsi di <b>flashback</b>, ricordi confusi, immagini blasfeme ridicole, effetti visionari e musicali che dovrebbero catapultare lo spettatore in uno stato di confusione, rintontimento, stupore. La trama ha di per sè poca importanza, lo spazio maggiore viene dato appunto a queste scene improvvise di allucinazioni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ciò che proprio trovo fuori luogo sono le tematiche riprese in queste immagini. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo spettatore dovrebbe essere sconvolto e colpito da "<b>peccati</b>" che venivano considerati tali nel 1600, ma certo non più oggi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">L'adorazione del diavolo da parte di queste donne-streghe si limita a riferimenti di natura sessuale. Spesso vengono definite<b> le meretrici di Satana</b> (anche il linguaggio rimane legato al passato, chi usa più la parola "meretrice" nel linguaggio comune?) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2QOLnyh_fPsagV1xR-K8lFhW-vu-zk5UrL-tz2FnDtz9wv9nDMXquCuTZaVf2KE1lQtI5OR3qG4gCdyekSGh-2Q6u2W1_yn6Ugy1XU2CEZ8YEpiLCS1HujKoAVmnqS3dvXT9q9gtXLV4/s400/le-streghe-di-salem-sheri-moon-zombie-foto-dal-film-02_mid.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2QOLnyh_fPsagV1xR-K8lFhW-vu-zk5UrL-tz2FnDtz9wv9nDMXquCuTZaVf2KE1lQtI5OR3qG4gCdyekSGh-2Q6u2W1_yn6Ugy1XU2CEZ8YEpiLCS1HujKoAVmnqS3dvXT9q9gtXLV4/s320/le-streghe-di-salem-sheri-moon-zombie-foto-dal-film-02_mid.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Scene di <b>bambini abortiti,</b> di sesso "inusuale", maschere deformi, parole obsolete, <b>figure caprine, </b>simboli </span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">demoniaci, gruppi metal rock che danno il via ad allucinazioni. Un contorno fantastico per chi è rimasto legato ai valori di purezza e peccato di 300 anni fa.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ciò che invece dovrebbe far paura davvero sono i <b>pregiudizi </b>che continuano purtroppo a far puntare il dito contro le "streghe", oggi come allora persone semplicemente "diverse". </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-61668021026688228692013-10-18T15:53:00.003+02:002013-11-07T10:58:07.229+01:00La casa (2013) - Evil Dead<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.locandinebest.net/imgk/La_Casa_2013.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.locandinebest.net/imgk/La_Casa_2013.jpg" width="139" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il remake del <b>2013 <i>"La Casa"</i></b> sembra non deludere affatto le aspettative dei fan e dei curiosi. La critica ne aveva parlato come di un film terrificante e spaventoso e non aveva tutti i torti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il film inizia con una <b>piccola introduzione</b> già di per sè molto promettente; una ragazza catturata in un bosco viene accusata dal padre e da un gruppo di strambi anziani di essere <b>posseduta </b>e di aver commesso degli omicidi. Intenti a pensare che la povera donna sia solo l'ennesima malcapitata del pregiudizio di un gruppo di bifolchi e religiosi, si resta piacevolmente sorpresi nello scoprire che invece merita la morte bruciata viva. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Un misterioso ed insanguinato libro, che <b><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/05/the-evil-dead-ovvero-la-casa.html" target="_blank">nell'originale film</a></b> del <b>1981</b> di <b>Sam Raimi</b> è definito come il <b>Necronomicon</b>, il libro dei morti, viene consultato per il rituale e poi chiuso per sempre. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cinemaerrante.it/wp-content/gallery/evil-dead/evildead_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><img border="0" height="212" src="http://www.cinemaerrante.it/wp-content/gallery/evil-dead/evildead_2.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ed ecco che inizia l'omaggio a <b>"La casa"</b> con l'arrivo dei cinque protagonisti in questa sperduta baita nel bosco. Il <b>remake </b>è fedele all'originale, migliorando gli effetti speciali, la fotografia, i dialoghi e dando quel pizzico di sale in più alla trama, senza però mai discostarsi dalla prima pellicola. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Segue in modo ordinato e consequenziale gli eventi già narrati nel 1981, l'arrivo, il ritrovamento del libro, la liberazione del demone che si impossessa man mano dei residenti, la morte di alcuni di loro, il tentativo di ritornare a casa, la cantina dove viene rinchiusa Mia e via dicendo quasi fino alla fine. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Intelligente la trovata di rendere la protagonista una <b>tossica</b> in crisi di astinenza che vuole smettere con la </span><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">droga.</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://image.nanopress.it/cinema/fotogallery/628X0/68459/jane-levy-e-mia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="166" src="http://image.nanopress.it/cinema/fotogallery/628X0/68459/jane-levy-e-mia.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; text-align: justify;">Belli i rapporti tra i cinque, legati l'un l'altro da amore, amicizia, parentela, ognuno con una piccola storia alle spalle che però non inquina più di tanto la trama principale. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il film mi ha colpita positivamente proprio per il suo mantenersi fedele all'originale però migliorandolo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Peccato per il finale!</span></b><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Avrei apprezzato a questo punto qualcosa di più classico, il solito unico sopravvissuto, il finale dubbio sulla reale eliminazione del demone, persino un lieto fine sarebbe stato meno deludente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSCLK-C2A4k7mDKGKAOE9rJFS2LlAVW_BAIgf6lEx5546qn9HVs" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSCLK-C2A4k7mDKGKAOE9rJFS2LlAVW_BAIgf6lEx5546qn9HVs" /></span></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il tentativo (riuscito) di rianimazione di Mia da parte del fratello è davvero improponibile. Così come diventa confusa e non quadra del tutto la storia delle cinque anime e l'arrivo del demone supremo, abominio pericoloso e mangiatore di anime che però viene distrutto troppo facilmente tagliato a metà da una motosega. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Volendo dare alla storia un finale un po' diverso e originale, è stata invece rovinata a mio avviso, rendendo <b>splatter </b>semi <b>comico </b></span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">un film, che poteva essere un fiore all'occhiello dell'horror, solo un ridicolo e deludente ennesimo</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-25930666175028839072013-10-17T11:42:00.002+02:002013-11-07T10:57:22.940+01:00Pet Sematary - Cimitero vivente<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La<a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/05/zombi-honeymoon-e-se-lo-zombi-fosse-tuo.html" target="_blank"> <b>follia dell'uomo che ama</b></a><b> </b>supera tutti i confini, anche quello della morte. </span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://static.tvtropes.org/pmwiki/pub/images/pet-sematary1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://static.tvtropes.org/pmwiki/pub/images/pet-sematary1.jpg" width="145" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b><i>"Cimitero vivente"</i></b>, titolo originale<b><i> "Pet Sematary"</i></b>, è un film del <b>1989 </b>diretto da <b>Mary Lambert </b>e tratto da un romanzo di <b>Stephen King</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Sarò anche una fan di questo scrittore, ma trovo che i film tratti dai suoi racconti abbiano sempre una marcia in più. Le trame sono avvincenti e spaventose, anche quando possono sembrare scontate e semplici. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">In questo caso si rivisita un tema classico, quello degli <b><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/05/zombi-holocaust-dove-lo-splatter.html" target="_blank">zombi</a></b>; tanto è vero che all'inizio la pellicola doveva essere affidata al padre degli zombi movie <b>George Romero</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Quasi tutto il film si posa su classici che a prima vista potremmo definire scontati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.vampiresandzombies.com/images/ps_pet_semetary.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="236" src="http://www.vampiresandzombies.com/images/ps_pet_semetary.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La tipica famigliola felice, madre padre e due bambini, si trasferisce in periferia per il nuovo incarico affidato al dottor Louis Creed (il padre). La casa, tipicamente troppo grande per un nucleo famigliare di soli quattro membri, è semi isolata e affaccia su una strada molto trafficata da pericolosi mezzi pesanti. Unico amico e vicino di casa un anziano signore benevolente che mette in guardia i nuovi arrivati sui pericoli della strada, che a quanto pare ha fatto piangere numerosi bambini uccidendo i loro amati </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">animali domestici. A causa di questo alto numero di animali investiti era stato creato un piccolo </span><b style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">cimitero </b><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">appositamente per gli amici a quattro zampe. </span></div>
<a href="http://www.vampiresandzombies.com/images/ps_pet_semetary.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"></span></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://smhttp.14409.nexcesscdn.net/806D5E/wordpress-L/images/pet-cemetery.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="162" src="http://smhttp.14409.nexcesscdn.net/806D5E/wordpress-L/images/pet-cemetery.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ma il vecchietto non è solo un buon amico, svela a Louis un segreto quando il gatto della figlia fa la stessa fine degli altri animali. Al di là del<b> Pet Sematary</b> c'è un percorso impervio che porta ad un <b>antico cimitero indiano</b> (altro elemento classico, quasi banale). Questo terreno sacro ha il potere di riportare in vita i morti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Louis non si fa troppe domande, accetta il ritorno alla vita del gatto senza remore per amore della figlia che vi era tanto affezionata e che del suo decesso non ha saputo nulla. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il problema è che il <b>gatto zombi</b> non è lo stesso di prima. Puzza, è aggressivo e sembra avere una sua volontà malefica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS_pLWOnWWUV7-hs2hxPTpQpBN9mRx9MpRf4DdFruuGZiLTUujE" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS_pLWOnWWUV7-hs2hxPTpQpBN9mRx9MpRf4DdFruuGZiLTUujE" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">E fin qui nulla di nuovo sotto al sole... di animali feroci e assassini ne abbiamo visti di tutte le specie. Il dramma inizia quando sotto ad un camion ci finisce Gage, il figlioletto di circa due anni di Louis. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Nella mente del dottore passano pensieri di<b> morte e resurrezione</b>. Avvertito dal suo vicino di casa che se anche avesse tentato il figlio non sarebbe stato lo stesso, ma qualcosa di malefico e diverso tornato dall'aldilà, e messo in guardia costantemente dal fantasma di un ragazzo che all'inizio del film il giovane medico aveva tentato di salvare, Louis si lascerà lo stesso tentare dal dolore della perdita e dall'amore per il suo bambino morto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS9xKrsc50Fll0x7t4Nd5KYX7YgbRPmT6bvBTU9OAF_AxdfHU3xXA" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS9xKrsc50Fll0x7t4Nd5KYX7YgbRPmT6bvBTU9OAF_AxdfHU3xXA" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">A questo punto il film diventa un po' <b>comico</b>. Lo <b>zombi bimbo </b>che torna in vita cerca di uccidere tutti quelli che incontra sulla strada, madre compresa, e ci riesce con il bisturi rubato dalla borsa del padre. E' decisamente difficile immaginare come un bambino alto meno di un metro possa mettere KO un adulto, anche cogliendolo alla sprovvista. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La voce, le risatine e i movimenti di Gage con il bisturi (che nelle sue mani è quasi grande quanto un coltellaccio da cucina) ci ricordano personaggi come <b>Chucky, la bambola assassina</b>, decisamente <b>ridicolo </b>e fuori luogo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://images.amcnetworks.com/ifc.com/wp-content/uploads/2012/10/100812-pet-sematary.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="http://images.amcnetworks.com/ifc.com/wp-content/uploads/2012/10/100812-pet-sematary.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Peccato davvero per come sia stata realizzata questa parte del Gage zombi, si poteva puntare di più all'aspetto psicologico del dramma e lasciare da parte effetti speciali e sangue a fiumi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Naturalmente il film non finisce così... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Dopo aver trovato il cadavere della moglie penzolante dal soffitto (anche questo difficile da capire, il bimbo zombi non avrebbe mai avuto la forza di farlo) Louise riesce a sopprimere il figlio che ormai è un demone e dargli fuoco. Cosa fare con il cadavere fresco fresco della moglie ora? Forse con Gage non ha funzionato perchè ha aspettato troppo prima di seppellirlo al cimitero indiano? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Vale la pena fare un altro tentativo, perchè stavolta è convinto che funzionerà, e la sua amata tornerà in vita senza effetti collaterali. O no</span>? </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-85307730653013484452013-10-13T17:37:00.004+02:002013-10-17T10:10:56.305+02:00Le 5 chiavi del terrore e il suo "remake"<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: right;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://m2.paperblog.com/i/174/1745136/i-tre-volti-del-terrore-in-tutti-i-sensi-L-qNQGfd.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://m2.paperblog.com/i/174/1745136/i-tre-volti-del-terrore-in-tutti-i-sensi-L-qNQGfd.jpeg" width="320" /></a></div>
<a href="http://www.ivid.it/fotogallery/imagesearch/images/cinque_chiavi_del_terrore_peter_cushing_freddie_francis_002_jpg_byxr.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="211" src="http://www.ivid.it/fotogallery/imagesearch/images/cinque_chiavi_del_terrore_peter_cushing_freddie_francis_002_jpg_byxr.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Qualche volta i remake di vecchi film riescono davvero bene, qualche volta sono addirittura necessari se la pellicola è molto rovinata e da restaurare, qualche volta ci colpiscono positivamente aggiungendo alla storia un pizzico di sale senza guastarne però il gusto.
Purtroppo però ci sono volte i cui i remake sono totalmente inutili, poveri, recitati male, deludenti e non aggiungono assolutamente nulla al vecchio film, anzi lo peggiorano.
Credo sia il caso de<i><b> "I tre volti del terrore"</b></i>, film <b>italiano </b>del <b>2004 </b>di <b>Sergio Stivaletti</b>. Pur non volendo essere letteralmente un remake della storia <b><i>"Le cinque chiavi del terrore" </i></b>ci si ispira palesemente. Ambientate entrambe in un treno raccontano l'incontro di 3 / 5 viaggiatori con un misterioso uomo anziano che si dice capace di predire loro il futuro e di leggere nelle loro vite.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Incuriositi o scettici i passeggeri si lasciano convincere a dare uno sguardo alle loro storie intrecciando così nella trama principale piccoli racconti di "terrore" che sarebbero accaduti ad ognuno di loro. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Nel film italiano le tre storie si concludono con la morte dei protagonisti, mentre nel film inglese la morte sembra essere l'alternativa alle disavventure che capiteranno ai 5 passeggeri. </span></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<a href="http://www.sentieriselvaggi.it/public/articoli/27370/Images/cinque_chiavi_de-7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://www.sentieriselvaggi.it/public/articoli/27370/Images/cinque_chiavi_de-7.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Le mini trame spaziano tra temi classici dell'horror; dai<b> lupi mannari</b> ai <b>vampiri</b>, da piante carnivore a maniaci omicidi vestiti da medici, da mostri marini a riti <b>Vodoo</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Guardando <i><b>"Le cinque chiavi del terrore"</b></i> di <b>Freddie Francis</b> del <b>1965</b>, si resta colpiti dallo stile narrativo, dall'interpretazione dei personaggi, dalle storie misteriose che si intrecciano tra di loro per finire in un colpo di scena che per l'epoca non era poco. </span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.dvdweb.it/news_images/itrevoltidelterrore_fx_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><img border="0" height="151" src="http://www.dvdweb.it/news_images/itrevoltidelterrore_fx_01.jpg" width="200" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ma dal 2004 ci si aspettava qualcosa di più quanto meno negli effetti speciali. Citare un film, che nel 1965 deve essere stato originale, sorprendente e abbastanza terrificante, dovrebbe portare con sè il <b>progresso </b>della tecnologia cinematografica e della fotografia; invece il lupo mannaro o il mostro marino sembrano pupazzi di gomma usciti esattamente dagli anni '60, la suspance è completamente assente e la recitazione lascia per lo più un senso di insoddisfazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Unico piccolo<b> apporto innovativo</b> è il finale al di là del finale: l'immagine inquietante di un bambino seduto ad un banco, sospeso nell'universo al di sopra della Terra, intento a disegnare le sorti dell'umanità. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-38941689307316676352013-08-07T18:29:00.001+02:002014-03-02T11:35:10.616+01:00Dalla realtà al cinema - Ed Gein, il macellaio di Plainfield<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="344" src="//www.youtube.com/embed/kYnscaICcMI" width="459"></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>Ed Gein</b>, il <b>macellaio di Plainfield</b>, è <b>Norman Bates</b>, <b>Faccia di Cuoio</b> e <b>Buffalo Bill</b>. L'horror migliore è quello che si ispira alla realtà... </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-26328350114038388002013-07-28T15:25:00.002+02:002013-10-17T10:09:23.471+02:00La madre, lo spirito folle e furioso con istinto materno. <div style="text-align: justify;">
<a href="http://cdn.blogosfere.it/spettacoli/images/la%20madre%20film%20horror%20locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://cdn.blogosfere.it/spettacoli/images/la%20madre%20film%20horror%20locandina.jpg" width="224" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Avevo letto buone recensioni e critiche positive di questo film recente (<b>2013</b>), me l'avevano addirittura consigliato. Purtroppo la storia, così come gli effetti speciali e addirittura il finale, hanno deluso le mie </span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">aspettative.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Poco originale, per niente spaventoso e addirittura noioso in alcune parti. Il film si svolge molto lentamente, non cattura lo spettatore e non lo coinvolge, non crea il <b>dubbio dell'esistenza del fantasma</b>, nè la dovuta suspance. Fin dall'inizio capiamo tutto, lo spirito di una donna suicida scappata da un istituto per cure mentali, dopo aver cercato per anni il cadavere del figlio che ella stessa aveva trascinato con sè giù da un dirupo, trova due bambine in pericolo e le salva dalla follia omicida del padre, prendendosi poi cura di loro negli anni a venire. Le piccole vengono ritrovate dallo zio dopo cinque anni, in uno <b>stato selvaggio sia fisico che emotivo</b>, e da questo adottate. Uno <b>psicologo</b> segue il caso. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">E fin qui il film poteva essere originale, interessante e con uno spunto psicologico di riflessione. Ma invece di puntare su questa linea si preferisce dare spazio a <b>"La Madre"</b>, il fantasma che sia lo spettatore, sia i protagonisti, capiscono essere reale. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.moviesushi.it/media/k2/items/cache/0b5f7ec270f316b1345a82b850713678_Generic.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="170" src="http://www.moviesushi.it/media/k2/items/cache/0b5f7ec270f316b1345a82b850713678_Generic.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Protettiva e gelosa nei confronti delle ragazzine, "Madre" le segue, gioca con loro e tenta di eliminare i potenziali nuovi genitori. L'aspetto del <b>pericolo</b> per i parenti e per le bambine stesse viene poco messo in </span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">risalto, limitando le azioni del fantasma a qualche apparizione nel muro o sotto forma di grosse falene nere. Anche gli stessi <b>omicidi</b> che compie sono privi di suspance e vero <b>horror</b>.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il finale, che poteva sistemare la disastrosa pellicola, si rivela inaspettato e assurdo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><u><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> (Chi non ha visto il film non leggesse di seguito)</span></u></b><br />
<b><u><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></u></b><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La gelosa, possessiva, nonché ex psicopatica suicida/assassina Madre vuole portare con sè giù dal dirupo entrambe le bambine, ma lascia loro il libero arbitrio di scegliere se seguirla o meno. Così, mentre la piccola che è cresciuta solo con la sua figura si lancia spontaneamente, la più grande preferisce stare con la nuova famiglia. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.screenweek.it/2013/1/8/1-la-madre-foto-del-film.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="171" src="http://static.screenweek.it/2013/1/8/1-la-madre-foto-del-film.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Oltre ad essere insignificante e privo di horror, questo film lascia tanti punti interrogativi che avrebbero potuto completare meglio la trama. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Beh, a questo punto non sono meglio gli<b><u> <a href="http://90lapaura.blogspot.it/2011/07/prova-design.html" target="_blank">horror comici</a></u></b> degli anni 80 con serial killer immortali che fanno di tutto per sbudellare le loro vittime, piuttosto che un fantasma che non è nè folle omicida, nè rede</span>nto?</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-50011493120296556172013-05-20T13:56:00.000+02:002013-07-28T15:28:03.973+02:00Zombi Honeymoon; e se lo zombi fosse tuo marito?<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">C'è una regola fondamentale in tutti i film horror o thriller: scappare!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche se la <b>fuga</b> non è sempre la scelta migliore, è sicuramente la prima cosa istintiva che si fa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma cosa accade <b>se il "mostro"</b> <b>è</b> qualcuno che conosci? O meglio,<b> qualcuno che ami</b>... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://analogmedium.com/blog/2007/08/zombie_honeymoon-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="135" src="http://analogmedium.com/blog/2007/08/zombie_honeymoon-1.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Diversamente da tutti i disgustosi splatter sugli <b><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/05/zombi-holocaust-dove-lo-splatter.html" target="_blank">zombi cannibali</a></b>,<b><i> "Zombi honeymoon" </i></b>dà un taglio decisamente originale alla storia presentata. Danny e Denise, una coppia di freschi sposi in luna di miele, viene colpita da una tragedia; mentre è in spiaggia Danny viene aggredito da un uomo ricoperto di alghe e fango uscito dal mare, il quale gli vomita sangue addosso e in bocca.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Trasportato d'urgenza all'ospedale lui non ce la fa e muore, almeno per 10 minuti. Dopo un po' il suo cuore riprende a battere, e Danny si sente meglio di prima.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://thewolfmancometh.files.wordpress.com/2010/09/zombie-honeymoon-eating-blood-mouth1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="178" src="http://thewolfmancometh.files.wordpress.com/2010/09/zombie-honeymoon-eating-blood-mouth1.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">I due ritornano a casa il giorno dopo, ma qualcosa è cambiato. Lentamente, come una sorta di malattia progressiva, il corpo di Danny si consuma, va in putrefazione come un cadavere, e cosa peggiore lui sente una crescente <b>fame di carne (umana)</b>. Preso dall'istinto animale aggredisce, uccide e divora diverse persone, finchè non viene scoperto dalla moglie. Lei ha inizialmente una reazione di <b>rifiuto e fuga</b>, ma poi vede in quell'uomo ricoperto di sangue l'amato marito a cui ha promesso di essere vicina in salute e malattia fino alla morte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Più che horror qui parliamo di dramma. La felicità del matrimonio, la prospettiva di una vita insieme sfumano a causa della "malattia" di Danny. La moglie deve fare i conti con sentimenti contrastanti: paura, repulsione, amore, fedeltà, senso del dovere. Il film è stato prodotto a<b> basso costo</b> nel <b>2004</b>, sceneggiature, recitazione e dialoghi non spiccano, ma merita un posto di rilievo per aver adattato una tematica profondamente reale e possibile ad un genere che solitamente ha visto solo massacri e sangue fini a se stessi. Anche qui il sangue e gli sbudellamenti non mancano, ma sono intrisi di un velo di <b>tristezza</b>, <b>drammaticità</b>, preoccupazione.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i692.photobucket.com/albums/vv288/samityville_photos/zh_10.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="178" src="http://i692.photobucket.com/albums/vv288/samityville_photos/zh_10.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Molte coppie nella storia sono state complici di crimini più o meno gravi. Mogli che hanno coperto mariti <b>pedofili</b>, padri che hanno nascosto i cadaveri uccisi dai figli e quant'altro. In questo caso però lo spettatore tende a simpatizzare per questa coppia innamorata, che non ha colpa di ciò che gli è accaduto e fa di tutto per limitare i danni e non abbandonare il sogno di una vita insieme. La storia è incompleta e lascia tante domande e punti interrogativi, ma solo perchè lo scopo è quello di concentrarsi unicamente sulla storia d'amore e sul <b>dilemma </b>di Denise. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">E voi? Cosa fareste se vostro marito / moglie diventasse uno<b> zombi cannibale</b>?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-34675359650274143062013-05-18T15:10:00.001+02:002013-05-20T18:01:37.216+02:00Frontiere e confini, dove tutto è possibile<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.gesuitinews.it/wp-content/uploads/2012/09/frontiere.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="246" src="http://www.gesuitinews.it/wp-content/uploads/2012/09/frontiere.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">I film horror durante gli anni ci hanno inculcato l'idea che esistono luoghi dove è più facile che avvengano efferati omicidi e crimini d'ogni sorta. I campeggi nei boschi, le case un po' tetre, gli ospedali psichiatrici abbandonati e le zone isolate o così dette "di <b>confine</b>". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questi luoghi attirano però orde di giovani in cerca di avventure o trasgressione. Consumo di <b>droghe</b>, <b>sesso a buon mercato</b>, <b>fuga dalla legge</b> e aspettative di libertà. L'attrattiva maggiore si trova nella possibilità di andare in una città di confine, dove non esistono leggi, o di espatriare verso il Messico e la libertà. Ciò che non si aspettano i protagonisti sono i maniaci psicopatici, i sadici serial killer e i mostri di varia natura. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b><i>"Borderland - Linea di confine"</i> (2007)</b>: un gruppo di giovani in vacanza decide di trasgredire dal solito itinerario e andare in una cittadina a confine con il Messico. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://images.movieplayer.it/2008/09/22/marco-bacuzzi-in-un-immagine-del-film-borderland-89480.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="213" src="http://images.movieplayer.it/2008/09/22/marco-bacuzzi-in-un-immagine-del-film-borderland-89480.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tutto sembra procedere per il meglio, finchè uno di loro non viene rapito e portato in una fattoria isolata, ma abitata da una fiorente comunità di religiosi che praticano la <b>Santeria</b> sotto la guida di un capo spirituale legato anche al narcotraffico. Costoro non hanno paura nè della polizia, nè di morire, nè della concorrenza. Con un <b>rito di sangue</b> e torture il "Padre" assicura a sè e ai suoi adepti invisibilità alla polizia e invulnerabilità alle pallottole. Ancora una volta ci si domanda come mai tra tante mete turistiche questi giovani scelgano le peggiori. Più violento che splatter, con una dose di tortura ben evidenziata, il film si ispira in modo libero a fatti di cronaca. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://mr.comingsoon.it/imgdb/foto/1925.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="320" src="http://mr.comingsoon.it/imgdb/foto/1925.jpg" width="213" /></span></a><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La figura del padre spirituale è ispirata ad un serial killer americano, <span style="line-height: 19.1875px;"><b>Adolfo de Jesùs Costanzo (1962-1989)</b>, </span>trasferitosi poi a Matamoros, a confine appunto tra Messico ed USA. Costui con la "religione" attrasse a sè numerosi seguaci, fece<b> sacrifici umani </b>torturando le proprie vittime e promettendo ai criminali invisibilità ed invulnerabilità. Le vittime furono numerose, ma la polizia iniziò ad indagare solo dopo la sparizione di un ragazzo statunitense. A Costanzo si arrivò per puro caso in un'indagine sul narcotraffico. Una volta sentitosi alle strette si fece uccidere da uno dei suoi fedelissimi. In verità più che una sete di sangue la sua era una <b>sete di soldi</b>; di fatti il padre spirituale si faceva pagare profumatamente per eseguire queste pratiche brutali. Tra i suoi "compratori" preferiti c'era una proficua cerchia di trafficanti di droga e criminali d'altro genere. Ma non furono immuni al suo fascino altri ranghi ed estrazioni sociali, come ricche signore, poliziotti, musicisti, gente povera e semplice.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><b>"<i>Frontieris - Ai confini dell'inferno"</i> (2007)</b>: Situazione diversa. Un gruppo di ragazzi sono in fuga dalla Francia verso l'Olanda (altra terra simbolo di libertà e trasgressione) dopo aver fatto una rapina. La situazione francese non sembra essere delle migliori, per strada rivolte e barricate di protesta contro un candidato politico di estrema destra che sta per vincere le elezioni. Ma cioè che si lasciano alle spalle è nulla rispetto a ciò che troveranno al confine. Separatisi dopo il colpo i primi due arrivano per riposarsi in una fattoria - ostello poco distante dalla frontiera e molto isolata. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQN181pIyEOO0WJas5oc3uEQMmTGQ7JvA88YRiHsgmQAYC3bDR8yA" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQN181pIyEOO0WJas5oc3uEQMmTGQ7JvA88YRiHsgmQAYC3bDR8yA" /></a></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'accoglienza è fantastica, due belle e disponibili ragazze si offrono ai giovani, gli altri sembrano essere cordiali e accondiscendenti. Tuttavia dietro l'allegra famigliola si cela un gruppo di <b>neo nazisti </b>convinti di voler perpetuare l'ideale della <b>razza pura</b>. Anche qui abbiamo un Padre, che gestisce e comanda i figli, sottomessi o convinti seguaci dello stesso ideale ariano. Inutile dire che tra orribili torture, brutali dissanguamenti e sangue che schizza da tutte le parti, i ragazzi vengono ammazzati ad uno ad uno. Si salva solo la donna, perchè il Padre la sceglie come moglie del suo figlio prediletto, generatrice e promulgatrice della razza perfetta e della loro stirpe. </span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjecSu8AYLAKBxS_8V0JzuJZofzpfbFLQLjiA5-tSjHyhKo2VEURGgI0YRAkSuu2JEm0WhG4dnInSRSxewVzl4twTCG0bTHBnDaemaOAPeLC3Neqy2jHuLb2j96D9bWmcnEpzBxhFb5thk/s1600/frontieres6.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjecSu8AYLAKBxS_8V0JzuJZofzpfbFLQLjiA5-tSjHyhKo2VEURGgI0YRAkSuu2JEm0WhG4dnInSRSxewVzl4twTCG0bTHBnDaemaOAPeLC3Neqy2jHuLb2j96D9bWmcnEpzBxhFb5thk/s320/frontieres6.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Qui l'horror si mischia ancora una volta a <b>fatti </b>che potrebbero essere <b>reali </b>e accaduti. La <b>follia </b>di un'ideale coinvolge carnefici e vittime, e viene protetta dalla posizione geografica isolata e in una terra di nessuno. Il film, produzione francese, è stato molto apprezzato dalla critica, e messo sullo stesso piano di <i>"<b>Martyrs"</b></i>. Personalmente non lo ritengo minimamente all'altezza. Troppo splatter, sangue che schizza ovunque, teste esplose, facce bollite e troppi cadaveri appesi a conservare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sui confini in generale ci sarebbe ancora da raccontare, perchè non esistono solo quelli delle frontiere tra stati. Ci sono i confini temporali, quelli spaziali e soprattutto i miei preferiti, i <b>confini della mente</b>, oltrepassati i quali si impazzisce. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-21134171403724416352013-05-17T18:44:00.001+02:002013-05-20T18:01:21.774+02:00Chi ha paura dell'uomo nero?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i0.wp.com/listverse.com/wp-content/uploads/2009/10/boogeyman.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://i0.wp.com/listverse.com/wp-content/uploads/2009/10/boogeyman.jpg" width="214" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>L'uomo nero</b> è una di quelle figure dell'immaginario collettivo e popolare tanto misterioso quanto concreto. In quanto uomo è qualcuno di reale ed esistente, l'aggettivo nero lo colloca invece in una dimensione più </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: start;">oscura e imperscrutabile. Chi sia realmente, da dove venga e cosa faccia resta un mistero che ognuno svela con la propria paura, perchè di concreto si sa solo che</span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">boogeyman</b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> si nasconde sotto ai letti, negli armadi a muro, nelle cantine, nelle soffitte e in ogni altro luogo angusto, buio e tetro. Ed è infatti proprio il buio e l'impossibilità di conoscere ciò che vi è nascosto al suo interno con i nostri sensi che scatena l'infantile e primordiale paura. Potremmo dire che l'uomo nero è la personificazione della </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2011/08/parliamo-della-paura-parte-i.html" target="_blank">paura</a></b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"> stessa, un simbolico umanoide pronto ad agguantarci e trascinarci nel suo angolino buio. </span></div>
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: justify;">Ma è reale? </span><br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Certo, <b>tutto ciò a cui crediamo è reale e quindi pericoloso</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Peccato che gli autori di <b><i>"Boogeyman - L'uomo nero"</i></b>, film uscito nel <b>2005</b>, non abbiamo saputo cogliere questo meraviglioso spunto e lavorare sulla realizzazione di un buon film, che all'inizio sembra anche interessante e avvincente, ma si rivela povero di dettagli e deludente sia dal punto di vista della trama che da quello della suspance. Un miscuglio confuso di paure infantili che permangono, bambini scomparsi, fantasmi che appaiono e aiutano il protagonista a sconfiggere (in che modo non si è capito) un mostro che non può sparire, per il semplice motivo che è frutto delle paure di milioni di persone in ogni parte del mondo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDyJ4Dmqm6PUuVyp1GxIMUuYcnMRk87n1XUNYYBbtVHsliPLHJwCJbtBAPrvgFRjsn7wpShuqkERJ5ZOsIskgEHQXN3nFzy60ZA_y9X0KIgOomgW3-wG924Psl3quxeKrz8DPzdx2XLsQ/s400/03.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDyJ4Dmqm6PUuVyp1GxIMUuYcnMRk87n1XUNYYBbtVHsliPLHJwCJbtBAPrvgFRjsn7wpShuqkERJ5ZOsIskgEHQXN3nFzy60ZA_y9X0KIgOomgW3-wG924Psl3quxeKrz8DPzdx2XLsQ/s320/03.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per fortuna, e stranamente, il <b><i>"Boogeyman2 - Il ritorno dell'uomo nero"</i></b>, del <b>2008 </b>si salva e riporta lo spettatore ad una realtà più accettabile, anche se lo lascia con parecchie domande ancora. Qui il nostro Boogeyman usa le paure di un gruppo di clinici fobici, in cura in una clinica psichiatrica specializzata, per ucciderli o farli suicidare. Il film convince, prima ancora di scoprire o porci la domanda se l'uomo nero che se ne va in giro per l'ospedale sia solo frutto della fantasia dei giovani pazienti, se sia una persona reale o il mostro (sconfitto) del precedente film, iniziamo a sentire quel brivido di adrenalina, anche se lieve perchè la suspance non è portata alle stelle. Questo avviene anche a causa dell'utilizzo dei soliti espedienti classici: il gruppo di giovani rinchiusi in un luogo isolato e impossibilitati a scappare o chiedere aiuto, uno (o più) di loro che crede nell'esistenza di un mostro ma viene preso per pazzo, un <b>serial killer</b> che si aggira per i corridoi innaturalmente vuoti della clinica.</span></div>
<a href="http://images.movieplayer.it/2008/06/30/michael-graziadei-ignaro-dell-uomo-nero-alle-sue-spalle-in-una-sequenza-del-film-boogeyman-2-80883.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="211" src="http://images.movieplayer.it/2008/06/30/michael-graziadei-ignaro-dell-uomo-nero-alle-sue-spalle-in-una-sequenza-del-film-boogeyman-2-80883.jpg" width="320" /></a><a href="http://images.movieplayer.it/2008/06/30/michael-graziadei-ignaro-dell-uomo-nero-alle-sue-spalle-in-una-sequenza-del-film-boogeyman-2-80883.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> Il finale piace, non è il massimo dell'originalità e naturalmente non risponde ad alcune domande, ma è credibile e soddisfacente, lascia lo spettatore senza quel senso di incompiutezza e irritazione. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Le paure possono uccidere, soprattutto se sono vere e proprie fobie. Se poi c'è un pazzo omicida che gli dà una mano... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-1271145562474413482013-05-17T10:37:00.001+02:002013-05-20T18:01:08.057+02:00Zombi Holocaust: dove lo splatter diventa ancora più splatter<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Gli <b>zombi</b> ritornano in vita dopo la morte con una misteriosa fame di carne umana. I <b>cannibali </b>si nutrono di organi e carne umana. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.pellicolascaduta.it/img/film2/zombiholocaust1.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.pellicolascaduta.it/img/film2/zombiholocaust1.gif" width="133" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Di sicuro c'è un filo conduttore nelle due figure, che trova il suo punto d'incontro in un film prodotto da <b>Fabrizio de Angelis</b> e diretto da <b>Marino Girolami</b> nel <b>1979</b>: <i><b>"Zombi Holocaust"</b></i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ancora una volta la mano italiana scrive e dirige una storia che si ambienta per metà a New York e per metà in una fantastica isola delle Molucche. Nulla di particolarmente rilevante e nuovo nella sceneggiatura, nei personaggi e nello stile rispetto ad altri<a href="http://90lapaura.blogspot.it/2011/11/cannibalismo-una-digressione-sul-sesso.html" target="_blank"> <b>cannibal movie</b></a><b> </b>che lo precedono e seguono. Abbiamo il solito giornalista intraprendente che vuole fare carriera (una donna in questo caso), la bella protagonista che non risparmia scene di nudo, un coraggioso e intuitivo detective e i personaggi di contorno che vengono dati in pasto ai cannibali. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Nella misteriosa isola di Kito ha origine un culto sangunario, con sacrifici umani e riti che prevedono l'antropofagismo in onore del loro dio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://25.media.tumblr.com/tumblr_m2ilvsYZ7p1rteplno1_500.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="177" src="http://25.media.tumblr.com/tumblr_m2ilvsYZ7p1rteplno1_500.png" width="320" /></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">In questo caso però i nostri protagonisti non incontrano il pericolo solamente nella tribù selvaggia di indigeni che vuole divorarli brutalmente, ma anche in misteriosi esseri dall'aspetto deforme che vagano sull'isola e sembrano spaventare anche gli stessi autoctoni.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"> Questi <b>zombi</b>, anch'essi mangiatori di uomini, sono però il prodotto di una mente umana tanto pazza quanto brillante, che ha trovato il modo, in anni di esperimenti fatti sugli indigeni autoctoni, per trapiantare il cervello da un corpo ad un altro. L'esimio professore, ossessionato come molti dall'idea di rendere la <a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/01/zeder-e-i-terreni-kappa-come-tornare-in.html" target="_blank"><b>vita eterna</b></a>, o quanto meno prolungarla quanto più possibile, sembra non fare i conti con l'evidente realtà e la mostruosità dei suoi prodotti finali, dai quali sarà infine catturato e sbranato vivo. Il film non è nulla di eclatante, nè particolarmente originale o degno di nota, ma in un periodo in cui i morti viventi invadevano le sale cinamatografiche, de Agelis vuole darne una visione diversa, una collocazione precisa e una spiegazione "scientifica" alla loro presenza. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.nanarland.com/Chroniques/zombieholocaust/zombie11.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="http://www.nanarland.com/Chroniques/zombieholocaust/zombie11.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Nel film non mancano scene splatter, ai giorni d'oggi spudoratamente irreali e finte, ma che all'epoca dovettero fare molta impressione e scalpore. Così come non mancano i soliti <a href="http://90lapaura.blogspot.it/2011/11/quasi-quasi-mi-apro-un-hard-blog.html" target="_blank"><b>nudi</b></a>, in particolare il classico rito sacrificale della bella donna legata senza indumenti e pronta per essere penetrata dalla lama del coltello e poi mangiata. </span></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-1753544405029655012013-05-10T13:06:00.000+02:002013-05-19T16:46:35.762+02:00Nightmare, quando un incubo può uccidere<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il primo capitolo della lunga ed immortale serie di <b>Nightmare </b>inizia nel <b>1984</b>, ma non ha nulla a che vedere con gli horror comici di quegli anni e dei successivi. La storia e la regia sono opera di <b>Wes Craven</b>, che ha tirato fuori per questo film un personaggio destinato alla gloria dell'immortalità, sia negli episodi che negli anni successivi, fino ad arrivare ai giorni d'oggi fresco come una rosa e ancora carico del suo potere orrorifico. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://ilgiornodeglizombi.files.wordpress.com/2011/12/fred-1984.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="126" src="http://ilgiornodeglizombi.files.wordpress.com/2011/12/fred-1984.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Che abbiate o meno visto tutti i film di cui è protagonista, di certo conoscete il vecchio<b> Freddy Krueger</b>, dalla faccia ustionata e la mano con gli artigli. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo simpatico signore, ex pedofilo, torturatore ed assassino di bambini, è stato bruciato vivo dai genitori in cerca di vendetta. Tuttavia ha trovato il modo di tornare e di mietere ancora vittime nei sogni degli adolescenti che vivono ad <b>Elm Street</b>. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Tormentati dagli incubi, Nancy e i suoi amici scoprono ben presto come questi possano far veramente male, e alla fine uccidere. Ma ad ogni problema c'è una soluzione. La coraggiosa ragazza, figlia di un poliziotto scettico e di una madre dedita all'alcool, cerca in tutti i modi di sconfiggere il Freddy incubo e il Freddy "uomo" fuori dal mondo onirico. A quanto pare è stata lei ad aver dato vita e forza a questa figura inquietante, e come gliel'ha data così gliela toglierà, ricordando che in fondo </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">è solo un sogno, null'altro che un prodotto della mente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20130224022815/horrormovies/images/4/4e/Nightmare_1_UK_artwork.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20130224022815/horrormovies/images/4/4e/Nightmare_1_UK_artwork.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il finale lascia un po' interdetti. Ci si aspetta un lieto fine dopo che la logica vuole la sconfitta di Nightmare, tuttavia egli riprende vita nella mente della mamma di Nancy, aprendo la strada ai sequel. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Ma un sogno, per quanto spaventoso, può uccidere?</b> Pare che la storia di Nightmare si basi su un paio di episodi di cronaca realmente avvenuti, tra cui quello di un ragazzo che a causa degli incubi ricorrenti che aveva decise di non dormire più. Tra pasticche stimolanti, caffeina e insonnia, il fisico del giovane ha ceduto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli <b>incubi </b>esistono, li abbiamo tutti di tanto in tanto, ma salvo casi rarissimi e particolari non portano alla morte, sono anzi spesso un campanello d'allarme del nostro cervello che vuole comunicarci che qualcosa non va. Periodo di stress, ansia, altri disturbi del sonno possono esserne le cause scatenanti. La tematica è di certo interessante e se ben realizzata nella cinematografia o nella letteratura può produrre storie veramente spaventose, ma la realtà è ben diversa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Si parla molto anche di <b>terrori notturni</b>, usati in modo improprio in alcuni film horror (per esmpio <b>"They"</b>) </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cusciniematerassi.it/Blog/wp-content/uploads/2012/12/63655.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="137" src="http://www.cusciniematerassi.it/Blog/wp-content/uploads/2012/12/63655.jpg" width="200" /></span></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">e confusi con una sorta di incubi talmente reali da far gridare e agitare chi ne è afflitto. I realtà i terrori notturni non sono affatto sogni, in quanto si verificano nella fase 3-4 del sonno, cioè quella profonda che precede la REM (la fase del sogno). Soprattutto per<b> fattori ereditari</b> ne sono colpiti i bambini tra i 3 e i 10 anni, che in preda spesso anche a sonnambulismo si alzano, gridano, sudano e hanno il battito cardiaco accelerato, senza però svegliarsi. Gli episodi, piuttosto regolari, avvengono quasi sempre allo stesso orario (un paio d'ore dopo l'addormentamento), durano dai 30 secondi ai 5 minuti e il bambino non ne ha mai memoria quando si sveglia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Del tutto reale invece la possibilità di incontrare un <b>serial killer</b>, <b>pedofilo </b>e <b>cannibale</b>. <b>Albert Fish </b>(1870-1936) è la figura alla quale si sarebbe ispirato Craven per il suo Freddy. Questo pluriomicida, pedofilo e cannibale, confessò l'uccisione di oltre un centinaio di bambini di razza afro-americana, ripetutamente torturati, stuprati e infine uccisi e mangiati. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In conclusione, gli incubi non uccidono, le persone sì. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-67596824988397992052013-05-06T16:12:00.002+02:002013-05-19T16:44:36.523+02:00The Night Flier<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Quando una storia è buona non ha importanza che sia stata realizzata nel <b>1977</b>, fa paura comunque. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">E' il caso di <i><b>"The night flier"</b></i> (letteralmente "il volatore notturno"), film tratto da un racconto di Stephen King e magistralmente portato su grande schermo da <b>Mark Pavia</b>. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://kalafudra.files.wordpress.com/2011/07/nightflier2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://kalafudra.files.wordpress.com/2011/07/nightflier2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="148" src="http://kalafudra.files.wordpress.com/2011/07/nightflier2.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Richard Dees, reporter senza scrupoli, </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">freddo e interessato solo a finire in prima pagina, segue la scia di sangue lasciata da un pilota d'aereo che pare volare solo di notte. La storia si svolge per lo più tramite gli occhi del giornalista, portando lo spettatore ad inseguire questa figura misteriosa che dissangua le proprie vittime lasciandogli degli enormi buchi ai lati del collo. Il pilota si fa chiamare Dwight Renfield, chiaro riferimento al <b>Renfield </b>del romanzo di <b>Bram Stoker</b>. Tuttavia con il conte <b>Dracula </b>non ha nulla a che fare, se non il fatto che si nutra di sangue umano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il finale del film è tutto da gustare, perfetto coronamento di una storia classica ma decisamente originale. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSeon34JWPX5Wvoh2vIIZ4KrQJl2h92222y0O8SN2YDbKVb2IoxtA" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="179" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSeon34JWPX5Wvoh2vIIZ4KrQJl2h92222y0O8SN2YDbKVb2IoxtA" width="320" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Nonostante l'assenza quasi totale di suspance durante i 93 minuti di visione, la mancanza di quella musichetta o di quelle scene che ti tengono con il fiato sospeso, lo spettatore si trova di volta in volta catapultato in qualcosa che non si aspettava. Le scene sono talvolta macabre e cadaveri mutilati e spargimenti di sangue fanno da cornice un po' splatter, tuttavia non si scade mai nella banalità, nell'eccesso o nella noia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Persino il volto del night flier, scoperto solo alla fine in tutta la sua mostruosità, lascia un brivido sconcertante. Gli anni '70 si vedono tutti nella maschera del mostro, nulla a che fare con i nostri odierni effetti speciali; eppure fa paura! </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS4Cnbb8BkuVmwYxfZ-ZUG4L33f09RgcVvV1PHj8_CWMq3iX0DaPA" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS4Cnbb8BkuVmwYxfZ-ZUG4L33f09RgcVvV1PHj8_CWMq3iX0DaPA" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="113" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS4Cnbb8BkuVmwYxfZ-ZUG4L33f09RgcVvV1PHj8_CWMq3iX0DaPA" width="200" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Da sottolineare con interesse nella trama del </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">film è lo sguardo </span><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">su una società che ama starsene seduta e sicura nelle proprie case a leggere di efferati omicidi e a guardarne le foto. Così come il giornalista va a caccia della morte, dell'orrore, dell</span><a href="http://90lapaura.blogspot.de/2011/08/parliamo-della-paura-parte-i.html" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;" target="_blank">'<b>incidente stradale</b></a><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><u>,</u> il lettore freme nell'attesa di una nuova storia di sangue, contornata dalle fotografie scattate sulla scena del crimine, nell'obitorio o presso il cimitero. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-20985232531858074062013-05-04T14:45:00.000+02:002013-05-19T16:44:56.454+02:00I palloncini galleggiano, e anche tu galleggerai...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>"I palloncini galleggiano</i> (o "volano" se vogliamo tener conto di una traduzione più letterale),<i> e anche tu</i> <i>galleggerai..."</i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://24.media.tumblr.com/tumblr_ltkq2bQ0Ms1qleccko1_500.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="132" src="http://24.media.tumblr.com/tumblr_ltkq2bQ0Ms1qleccko1_500.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Con questa frase, una forse delle più strane ed inquietanti della cinematografia horror, il noto <b>Pagliaccio IT</b>, tira un piccolo, allegro e ingenuo Georgie giù nelle fogne, strappandogli letteralmente il braccio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La scena bellissima, e apparentemente tranquilla, della barchetta che scende il rivolo d'acqua al bordo della strada, inseguita dal piccolo, è il preludio a qualcosa di terribile che sta per avvenire, che lo spettatore già prevede, ma non immagina. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Seppure fate parte di quella giovanissima generazione che non ha visto la miniserie in tv negli anni '90, non potete non conoscere il celebre personaggio <b>Pennywise</b>, nei panni di un malefico pagliaccio che dà la caccia e mangia bambini. </span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Non starò qui a scrivere la trama del libro o del film, per questi dettagli c'è già <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/It_(miniserie_televisiva)" target="_blank">Wikipedia</a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.horrormagazine.it/imgbank/NEWS/it.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="150" src="http://www.horrormagazine.it/imgbank/NEWS/it.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In questo mio post voglio solo rendere omaggio al mio peggiore incubo infantile. Ebbene sì, faccio parte di quella generazione che vide il film nel <b>1993</b>, alla sua uscita nella <b>televisione italiana.</b> Ero giovanissima all'epoca, tanto che dopo due episodi ero terrorizzata a morte e non ebbi mai il coraggio di vederne il seguito. Prima di posare di nuovo gli occhi su quel clown spaventoso mi ci sono voluti anni. Credo che anche se la tecnologia sia andata avanti, proponendoci effetti speciali decisamente più credibili e realistici di quelli degli anni '90, IT resterà sempre un simbolo di terrore per molti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma dov'è il fascino e la potenza di questo personaggio? Certo, dal maestro dell'orrore <b>Stephen King</b> non ci si poteva aspettare che un capolavoro, e la trasposizione cinematografica, per quanto criticata e in alcuni punti distante dal romanzo, è sinceramente spettacolare e ben costruita. La storia risulta lineare, gradevole nella scorrevolezza della narrazione, con <b>flash back</b> sapienti e ben equilibrati che portano lo spettatore nell'infittirsi della trama in modo graduale, accrescendo la <b>suspance</b>. Ma non sono nè gli effetti speciali, nè la musica inquietante, nè la suspance a portare questa storia negli incubi di adulti e bambini. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ciò che la rende speciale è il suo essere un sempreverde. I mostri esistono, ma questo lo sanno solo i bambini, perchè "quando cresci non credi più a queste cose". Eppure It prende anche gli adulti e gli adolescenti. Prende tutti coloro che hanno paura di qualcosa, perchè lui si trasforma nella tua peggiore <b><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2011/08/parliamo-della-paura-parte-i.html" target="_blank">paura </a></b>e a questo non c'è scampo. </span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://24.media.tumblr.com/tumblr_ls5p2wD2wp1qczcwso1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="195" src="http://24.media.tumblr.com/tumblr_ls5p2wD2wp1qczcwso1_500.jpg" width="400" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Io sono tutti gli incubi che hai mai avuto. Io sono il tuo peggiore sogno divenuto realtà.<br /> Io sono tutto ciò che ti fa paura.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Puoi essere un bambino indifeso quanto un adulto grosso e imponente, avrai di certo una paura, avrai di certo conservato nel tuo cuore e in un remoto angolo non razionale del tuo cervello un posticino per il sovra naturale, per l'irreale e l'impossibile. E quel posticino lampeggia pericolosamente quando guardiamo un film horror, quando ci troviamo da soli al buio, quando abbiamo paura di qualcosa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il romanzo e il film si concludono con la definitiva uccisione del mostro, ma siamo sicuri che sia così? Il <b>divoratore di mondi e di bambini</b>, che esiste da tempo immemore nella cittadina e che gli adulti non vedono (o fingono di non vedere perchè è molto più comodo così), quella cosa orribile che ogni 30 anni si sveglia per nutrirsi di paura e di corpi umani, può essere veramente distrutta per sempre? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjczuzk1Dvb4qkhzEXAj21arw_eL8aVPwG0CYibwNdJobL9D28RyAYA71WhyVUE2RMLASsKlSN9K3e7kGsV_uhqsm3fL0HI3LG8HZBal7s22476q5u1eAZpSpoY5zXp-vXrc6JKRyzSNnCz/s1600/it4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjczuzk1Dvb4qkhzEXAj21arw_eL8aVPwG0CYibwNdJobL9D28RyAYA71WhyVUE2RMLASsKlSN9K3e7kGsV_uhqsm3fL0HI3LG8HZBal7s22476q5u1eAZpSpoY5zXp-vXrc6JKRyzSNnCz/s200/it4.jpg" width="131" /></span></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Io credo che il male sia radicato in quella città, simbolo dell'indifferenza, della discriminazione, dell'ignavia. Ogni romanzo di Stephen King che ha per protagonisti dei bambini non è solo un fantasioso racconto dell'orrore, ma una denuncia di una società che permette crimini, bullismo, violenza e stupri nella totale indifferenza o incapacità di far qualcosa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Alla fine il bene vince sul male, almeno nei romanzi, l'amicizia è un legame così forte da durare negli anni e i bambini sono tutto sommato quegli esseri così puri che armati della sola forza interiore e di un fervente spirito credente nelle loro possibilità, da sconfiggere ogni pericolo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ed è proprio questa allora la magia e il terrore che rendono un film come "IT il pagliaccio", un sempreverde, una storia che fa paura anche 30 anni dopo. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-71951834154251617022013-05-01T14:07:00.001+02:002013-10-18T15:55:51.818+02:00The Evil Dead, ovvero La Casa<div style="text-align: justify;">
<a href="http://cinema.leonardo.it/wp-content/uploads/2013/01/la-casa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="111" src="http://cinema.leonardo.it/wp-content/uploads/2013/01/la-casa.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">In attesa dell'uscita in Italia il 9 maggio de<b><i> <a href="http://90lapaura.blogspot.it/2013/10/la-casa-2013-evil-dead.html" target="_blank">"La Casa" 2013</a></i></b>, è bene dare una spulciatina al film originale del <b>1981</b>. Quello che nasce come un film a basso costo, girato per lo più con "mezzi di fortuna" e con attori sconosciuti o amici del regista <b>Sam Raimi</b>, diventerà poi una trilogia piuttosto apprezzata soprattutto in Italia e spunto di un milione di altre case. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">La storia è ormai tra quelle che abbiamo visto e rivisto in ogni salsa, ma dobbiamo considerare che in questo <b>splatter </b>ci sono i fondamenti della casa infestata (e dei soliti cinque idioti che preferiscono passare un week end sperduti nel bosco piuttosto che in giro per locali o ad una festa). </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="http://www.everyeye.it/public/immagini/06092010/r_necronomicon5-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="111" src="http://www.everyeye.it/public/immagini/06092010/r_necronomicon5-2.jpg" width="200" /></a></span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Qui compare come oggetto scatenante del male e liberatore dei demoni niente poco di meno che il <b>Necronomicon</b>, la migliore invenzione letteraria dello scrittore <b>Lovecraft</b>, ma null'altro che tale.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> Questo libro dei morti è conservato nello chalet nel cuore dei boschi in cui si reca il nostro gruppo di amici; uno studioso e sua moglie si erano ritirati in questa loro proprietà per studiare e tradurre la grande scoperta.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"> Naturalmente non solo c'erano riusciti, ma avevano scatenato, con la lettura del libro, i demoni che dormivano nelle terre circostanti. Morti i due per mano della magia nera da loro stessi provocata, il testimone passa ai giovani cinque sventurati, che non fanno altro che ascoltare la registrazione del vecchio studioso ormai defunto. </span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://sogniebisogni.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/8080/evil%20dead.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="http://sogniebisogni.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/8080/evil%20dead.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ash</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Il resto è prevedibile, pian piano i ragazzi vengono impossessati dai demoni e uccisi dagli stessi loro amici, finché non resta solo il nostro eroe superstite,<b> Ash</b>, protagonista anche dei sequel. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Fantastiche e allucinanti interpretazioni dei demoni, deformità e maschere spudoratamente irreali e comiche degne di un <b>Tim Barton</b>, sangue a non finire misto talvolta ad un liquido bianco (latte condensato) per abbassare il livello splatter, donne dalle unghie affilate come bisturi, situazioni più inverosimili del normale inverosimile e alberi che stuprano una delle donne con un certo sogghigno non visto ma percepito. Uno dei primi e meglio riusciti <b>Horror comici</b> della storia, degnamente seguito da "La Casa II" e "L'armata delle tenebre".</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://images.movieplayer.it/2013/01/17/la-casa-teaser-poster-italiano-263396_medium.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="http://images.movieplayer.it/2013/01/17/la-casa-teaser-poster-italiano-263396_medium.jpg" width="140" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci auguriamo che il </span><b style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">remake </b><span style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif;">di quest'anno sia all'altezza delle aspettative e della pubblicità fatta. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-15760461178785546712013-01-20T17:17:00.002+01:002013-05-19T16:46:54.640+02:00Zeder e i terreni Kappa: come tornare in vita dopo la morte.<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Uomini ossessionati dalla possibilità e dal desiderio di non morire o di ritornare in vita dopo la morte hanno dato spunto a romanzi, film e credenze in tutte le epoche. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Vampiri e zombi sono i "mostri" più conosciuti nelle storie horror, strautilizzati in tutte le forme. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Interessante il film di<b> Pupi Avati</b> del <b>1983</b>, <b><i>"Zedar"</i></b>, che mantiene un alone di mistero per tutta la sua durata. La sceneggiatura e le ambientazioni sono simili a <b><i><a href="http://90lapaura.blogspot.it/2011/11/il-blog-dalle-finestre-che-ridono.html" target="_blank">"La casa dalle finestre che ridono"</a></i></b>: arte, mistero, il protagonista ossessionato dalla risoluzione di un enigma. Enigma che non si risolve del tutto, lasciando lo spettatore con ancora troppe domande e un senso di incompiutezza. Il mostro di turno dovrebbe essere un vampiro, ma la cosa non è esplicita. Così come non si comprendono gli altri personaggi che girano attorno alla storia. L'associazione che studia i <b>terreni K.</b>, particolari luoghi dove la sepoltura riporterebbe in vita i cadaveri.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"> L'anziano signore che aiuta il protagonista e gli rivela parte della verità. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCDOIF1I7P15FZlEONTsP2LCfxpWkRclBBMvsBvNU3mG56VBf5scKMD90-xzOxWs0QNd-hYMFun6BfHqhK384xuJvEmlHrvY8S3ODyjEiiYCrtj407YBULih4z0bJvKtN_43iSTzwA4FzX/s1600/zeder-1983-L-GfoG_3.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCDOIF1I7P15FZlEONTsP2LCfxpWkRclBBMvsBvNU3mG56VBf5scKMD90-xzOxWs0QNd-hYMFun6BfHqhK384xuJvEmlHrvY8S3ODyjEiiYCrtj407YBULih4z0bJvKtN_43iSTzwA4FzX/s400/zeder-1983-L-GfoG_3.jpeg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il parroco che scopre uno dei terreni K e ci si fa seppellire. Sono tutte storie non ben spiegate, punti che ruotano e si inseriscono nella trama principale infittendo il mistero e creando un'attesa che però viene delusa. </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Da sottolineare è l'uscita di questo film un anno prima della pubblicazione del romanzo di <b>Stephen King</b> <b><i>"Pet Cemetary"</i></b>. In entrambe le storie il terreno riporta in vita i morti, morti che vengono lì sepolti per amore... </span>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/77oQd8sTn4s" width="560"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-24878628490637525812012-12-25T09:47:00.000+01:002012-12-25T09:47:02.998+01:00Buone feste!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.soundonsight.org/wp-content/uploads/2012/01/The_Nightmare_Before_Christmas121510.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="http://www.soundonsight.org/wp-content/uploads/2012/01/The_Nightmare_Before_Christmas121510.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">Passate un bel Natale in compagnia delle persone che amate e che vi sono sempre vicine.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjztOP5XYL7QQ1X3-CE8lJIZF2tHj_HaHiHhYID9113g_ulEgdR_6N4K6WkM0QVFPDHATy5sNXAjWM1g3CVGa9oH0qGDKbHzLBWxLdJJKMMLt2_Uksv9p4WftSSzyfcesiZRaK7V7j1c7E/s1600/homer_shining.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjztOP5XYL7QQ1X3-CE8lJIZF2tHj_HaHiHhYID9113g_ulEgdR_6N4K6WkM0QVFPDHATy5sNXAjWM1g3CVGa9oH0qGDKbHzLBWxLdJJKMMLt2_Uksv9p4WftSSzyfcesiZRaK7V7j1c7E/s320/homer_shining.jpg" width="320" /></a><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjztOP5XYL7QQ1X3-CE8lJIZF2tHj_HaHiHhYID9113g_ulEgdR_6N4K6WkM0QVFPDHATy5sNXAjWM1g3CVGa9oH0qGDKbHzLBWxLdJJKMMLt2_Uksv9p4WftSSzyfcesiZRaK7V7j1c7E/s1600/homer_shining.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>La famiglia è </b></span></a></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjztOP5XYL7QQ1X3-CE8lJIZF2tHj_HaHiHhYID9113g_ulEgdR_6N4K6WkM0QVFPDHATy5sNXAjWM1g3CVGa9oH0qGDKbHzLBWxLdJJKMMLt2_Uksv9p4WftSSzyfcesiZRaK7V7j1c7E/s1600/homer_shining.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>importante,</b></span></a></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjztOP5XYL7QQ1X3-CE8lJIZF2tHj_HaHiHhYID9113g_ulEgdR_6N4K6WkM0QVFPDHATy5sNXAjWM1g3CVGa9oH0qGDKbHzLBWxLdJJKMMLt2_Uksv9p4WftSSzyfcesiZRaK7V7j1c7E/s1600/homer_shining.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>anche quando ci fa impazzire... </b></span></a></span></div>
<br />
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><br /></a><a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="206" src="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" width="320" /></a><a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"></a><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></a><a href="http://www.horrorstew.com/images/TheShining005.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></a>Attenzione al freddo e ai malanni, copritevi bene!</span><span style="color: black;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"></span></span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">E cogliete l'occasione per (ri)guardare qualche buon classico, vivendo un Natale rosso sangue.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/c/c4/Black_Christmas_-_un_natale_rosso_sangue.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/c/c4/Black_Christmas_-_un_natale_rosso_sangue.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-74445675801321546782012-10-21T15:12:00.000+02:002013-05-19T16:46:11.862+02:00A volte ritornano...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A volte ritornano... e spesso esagerano!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Presa dall'ispirazione dopo aver guardato il film del <b>1991 </b>diretto da <span style="background-color: white; font-size: 13px; line-height: 19.200000762939453px;"> </span><b>Tom McLoughlin</b>, cercavo su youtube un trailer decente o uno spezzone significativo da poter pubblicare nel blog; ma inserendo il titolo<i><b> "A volte ritornano"</b></i> mi è uscita una lunga lista di robaccia di ogni genere. Sapevo che questa citazione era molto usata, ma non credevo così abusata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Facciamo un po' di chiarezza quindi...</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><b>"A volte ritornano"</b></i> (<b>1978</b>) è prima di tutto un racconto breve di<b> Stephen King</b>, nonché prima antologia di racconti dello stesso. Da sottolineare non è tanto la storia in sè, che non ha nulla di particolarmente rilevante ed eccezionale, quanto la prefazione della raccolta, scritta per la prima volta dall'autore e nella quale Stephen King si rivolge direttamente al lettore parlando, per lo più, della<u><b> <a href="http://90lapaura.blogspot.de/2011/08/parliamo-della-paura-parte-i.html" target="_blank">paura</a></b></u>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Personalmente la mia passione per il genere horror nasce proprio con questa raccolta di piccole storie, prestatami e poi regalatami da una mia, all'epoca, compagna di liceo. E' un libro che custodisco gelosamente come reliquia di un'iniziazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il film vale la pena vederlo, è ben realizzato, i personaggi sono psicologicamente delineati e definiti pur nella loro semplicità. La storia è breve e concisa, si svolge in un presente fatto di incubi e sensi di colpa che riportano al passato con sapienti e non troppo dispersivi <b>flashback</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vi riporto il trailer non italiano, perché credo renda meglio la pre-visione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<iframe allowfullscreen="allowfullscreen" frameborder="0" height="360" src="http://www.youtube.com/embed/w9Uy-hpCYTE" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-83905029267217029582012-01-13T14:57:00.000+01:002013-05-10T13:09:31.752+02:00Buon Venerdì 13<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Assente da un po' di tempo ma con il costante pensiero al mio horror blog, ho pensato di scrivere due righe per augurarvi un buon <b>Venerdì 13</b>! </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Non è tradizione italiana ritenere questo giorno sfortunato, noi preferiamo il 17, che segna "la disgrazia" anche nella tombola napoletana; tuttavia anche solo per omaggiare <b>Jason Voorhees</b>, uno degli immortali personaggi da saga horror, mi sembrava giusto dedicare un posticino nel mio blog a questo giorno speciale. </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><a href="http://www.pikky.net/images/venerdi13.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.pikky.net/images/venerdi13.jpg" /></a>Cosa rende il <b>Venerdì 13</b> tanto speciale da far partire la serie omonima di film e renderlo una quasi costante citazione in molte altre produzioni cinematografiche? </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Come la maggior parte delle leggende e delle tradizioni c'è un'origine <a href="http://90lapaura.blogspot.com/2011/11/il-blog-dalle-finestre-che-ridono.html" target="_blank">religiosa </a>e storica. La crocifissione di Gesù avvenne di venerdì e al tavolo dell'<b>ultima cena</b> erano in <b>13</b>. Presagio di morte! Nella Cabala è un numero associato alla morte. E ci sono diverse altre interpretazioni che ruotano attorno ai numeri sacri 1 e 3, che ricordano la Trinità, e come ogni simbolismo che si rispetti se rovesciato rappresenta il suo opposto. </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Leggende storiche vogliono invece che al <b>venerdì 13</b> del <b>1307 </b>corrisponda lo sterminio dei cavalieri <b>Templari </b>da parte di <b>Filippo il Bello</b> che voleva impadronirsi dei loro tesori. Da notare che anche in questo caso i Templari sono ricollegati alla religione e ai suoi misteri. </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Negli anni ovviamente i superstiziosi hanno trovato il modo di accreditare le loro teorie, sottolineando, in modo spesso un po' forzato, che molti episodi tragici della storia sono avvenuti il giorno 13 o di venerdì. </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Fu un <b>venerdì</b> per esempio che si ebbe notizia del crollo della borsa di Wall Street nel <b>1929</b> (anche se il crollo c'era stato il giorno prima, il giovedì nero), e l'<b>Apollo 13</b> fu lanciato alle <b>13:13</b>. </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<a href="http://cdn.blogosfere.it/horror/images/venerd%C3%AC%2013-thumb.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="148" src="http://cdn.blogosfere.it/horror/images/venerd%C3%AC%2013-thumb.jpg" width="200" /></a><span style="font-size: small;">Strano che i <b>Maya </b>non abbiano previsto la fine del mondo per il 2013... </span></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Così, Sean S. <b>Cunningham</b>, nel <b>1980 </b>ben pensò di realizzare un film intitolato Venerdì 13, protagonista non attivo nel primo lungometraggio il poi famoso Jason, la cui tragica vicenda è ispirazione per una saga immortale. A differenza dei successivi, il primo film non vede la figura di Jason in modo attivo, anzi, lui è solo un fantasma nei ricordi della madre, ancora disperata per la perdita del ragazzino. I sequel vedranno invece la figura indistruttibile di questo mostro con la <b>maschera da Hockey</b> e armato di <b>macete </b>fare a pezzi generazioni di adolescenti, fino ad essere spedito nello spazio e addirittura a confrontarsi con un altro master piece del cinema horror, <b><a href="http://90lapaura.blogspot.de/2013/05/nightmare-quando-un-incubo-puo-uccidere.html" target="_blank">Freddy Krueger</a></b>. </span> </div>
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.cinemaerrante.it/wp-content/gallery/freddy-vs-jason/freddyvsjason_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://www.cinemaerrante.it/wp-content/gallery/freddy-vs-jason/freddyvsjason_0.jpg" width="200" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">Freddy VS Jason</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: small;">Dopo un po' di anni e 10 film non sanno più cosa inventarsi, rendendo l'horro più comico e surreale che mai. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; font-size: small;">A questo punto non mi resta che augurarvi <b>buon Venerdì 13</b>, attenti alla sfiga e agli assassini armati di macete! </span> </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-80583507772828062.post-16029438659397430252011-11-30T15:34:00.001+01:002013-05-17T10:43:30.395+02:00Quasi quasi mi apro un Hard Blog<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
<b>VM 18</b></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
In linea con la cultura del <a href="http://90lapaura.blogspot.com/2011/11/cannibalismo-una-digressione-sul-sesso.html" target="_blank"><b><i>Cannibal Movie</i></b></a> sto guardando alcuni dei primi prodotti cinematografici del genere; prodotti che inaugurano un filone misto del cinema, dove horror, thriller, <b>erotico</b>, porno ed esotico si miscelano in un bel niente. </div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
Padre di questo miscuglio può dirsi il regista <b>Joe D'Amato</b>. Il prolifico regista ci interessa per il suo periodo erotico-avventusoro-horrorifico, quando nel <b>1976 </b>prende in mano la serie <b><i>"Emanuelle nera"</i></b> facendola diventare un successo del <b>cinema hard</b>. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://spettacoli.tiscali.it/cinema/GALLERY_FILM/EM/01319203.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="208" src="http://spettacoli.tiscali.it/cinema/GALLERY_FILM/EM/01319203.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Emanuelle nera, Orient reportage</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
Ispirata ad una serie francese a sua volta tratta da un romanzo erotico del <b>1967</b>, l'Emanuelle nera (con una sola M a differenza di quella d'oltralpe) non ha solo avventure legate al sesso, ma nei suoi 5 episodi diretti da D'Amato (dal secondo al sesto su un totale di 8) si trova a sventare giri di prostituzione e tratte di schiave, a denunciare la <b>violenza sulle donne </b>e a salvare un'amica dai cannibali.</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
<b><i>"Emanuelle e gli ultimi cannibali"</i></b> (<b>1977</b>) è il quarto titolo diretto da Joe, e inserisce la vena horror con questa tribù di ultimi <b>cannibali </b>in Amazzonia, che torturano, sventrano, mangiano e sacrificano sia uomini che donne. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="font-family: Verdana,sans-serif; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://free-filmy.ru/uploads/posts/2011-06/1307203961_emanuelle_e_gli_ultimi_cannibali.1977.xvid.dvdrip.avi_snapshot_01.26.55_2011.06.04_21.51.03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="208" src="http://free-filmy.ru/uploads/posts/2011-06/1307203961_emanuelle_e_gli_ultimi_cannibali.1977.xvid.dvdrip.avi_snapshot_01.26.55_2011.06.04_21.51.03.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Emanuelle e gli ultimi cannibali (1977)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
Molto interessante è anche <i><b>"Emanuelle in America"</b></i> (<b>1976</b>) per i contenuti piuttosto forti sia sul campo del porno sia sul campo dell'horror. Nel secondo caso (che è quello che interessa a noi maniaci dell'horror e non sessuali) le scene <b>snuff </b>di alcune donne <b>torturate</b>, <b>stuprate </b>ed uccise sono valse al regista una bel sequestro della pellicola e <b>censura </b>dal Tribunale di Avellino. Il punto è che Joe voleva non solo rendere la pellicola quanto di più vicino ad uno <b>snuff movie</b>, ma farla passare per tale, facendo credere al pubblico che quelle scene fossero reali e riprese dal vivo. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="font-family: Verdana,sans-serif; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/archive/4/48/20100122144653%21Emanuelle_in_America_%28snuff%29.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="225" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/archive/4/48/20100122144653%21Emanuelle_in_America_%28snuff%29.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Emanuelle in America (1976), scena snuff</td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Discutibili o meno i temi, e piacevole o meno la contaminazione dei generi, queste pellicole nonostante la forte critica negativa hanno riscosso </span><b style="font-family: Verdana,sans-serif;">successo nel pubblico</b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> e con il tempo sono diventate icone classiche. </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17354986653457209093noreply@blogger.com0