domenica 28 luglio 2013

La madre, lo spirito folle e furioso con istinto materno.

Avevo letto buone recensioni e critiche positive di questo film recente (2013), me l'avevano addirittura consigliato. Purtroppo la storia, così come gli effetti speciali e addirittura il finale, hanno deluso le mie
aspettative.
Poco originale, per niente spaventoso e addirittura noioso in alcune parti. Il film si svolge molto lentamente, non cattura lo spettatore e non lo coinvolge, non crea il dubbio dell'esistenza del fantasma, nè la dovuta suspance. Fin dall'inizio capiamo tutto, lo spirito di una donna suicida scappata da un istituto per cure mentali, dopo aver cercato per anni il cadavere del figlio che ella stessa aveva trascinato con sè giù da un dirupo, trova due bambine in pericolo e le salva dalla follia omicida del padre, prendendosi poi cura di loro negli anni a venire. Le piccole vengono ritrovate dallo zio dopo cinque anni, in uno stato selvaggio sia fisico che emotivo, e da questo adottate. Uno psicologo segue il caso. 
E fin qui il film poteva essere originale, interessante e con uno spunto psicologico di riflessione. Ma invece di puntare su questa linea si preferisce dare spazio a "La Madre", il fantasma che sia lo spettatore, sia i protagonisti, capiscono essere reale. 
Protettiva e gelosa nei confronti delle ragazzine, "Madre" le segue, gioca con loro e tenta di eliminare i potenziali nuovi genitori. L'aspetto del pericolo per i parenti e per le bambine stesse viene poco messo in
risalto, limitando le azioni del fantasma a qualche apparizione nel muro o sotto forma di grosse falene nere. Anche gli stessi omicidi che compie sono privi di suspance e vero horror.
Il finale, che poteva sistemare la disastrosa pellicola, si rivela inaspettato e assurdo.
 (Chi non ha visto il film non leggesse di seguito)