La follia dell'uomo che ama supera tutti i confini, anche quello della morte.

Sarò anche una fan di questo scrittore, ma trovo che i film tratti dai suoi racconti abbiano sempre una marcia in più. Le trame sono avvincenti e spaventose, anche quando possono sembrare scontate e semplici.
In questo caso si rivisita un tema classico, quello degli zombi; tanto è vero che all'inizio la pellicola doveva essere affidata al padre degli zombi movie George Romero.
Quasi tutto il film si posa su classici che a prima vista potremmo definire scontati.


Louis non si fa troppe domande, accetta il ritorno alla vita del gatto senza remore per amore della figlia che vi era tanto affezionata e che del suo decesso non ha saputo nulla.
Il problema è che il gatto zombi non è lo stesso di prima. Puzza, è aggressivo e sembra avere una sua volontà malefica.
Nella mente del dottore passano pensieri di morte e resurrezione. Avvertito dal suo vicino di casa che se anche avesse tentato il figlio non sarebbe stato lo stesso, ma qualcosa di malefico e diverso tornato dall'aldilà, e messo in guardia costantemente dal fantasma di un ragazzo che all'inizio del film il giovane medico aveva tentato di salvare, Louis si lascerà lo stesso tentare dal dolore della perdita e dall'amore per il suo bambino morto.
La voce, le risatine e i movimenti di Gage con il bisturi (che nelle sue mani è quasi grande quanto un coltellaccio da cucina) ci ricordano personaggi come Chucky, la bambola assassina, decisamente ridicolo e fuori luogo.

Naturalmente il film non finisce così...
Dopo aver trovato il cadavere della moglie penzolante dal soffitto (anche questo difficile da capire, il bimbo zombi non avrebbe mai avuto la forza di farlo) Louise riesce a sopprimere il figlio che ormai è un demone e dargli fuoco. Cosa fare con il cadavere fresco fresco della moglie ora? Forse con Gage non ha funzionato perchè ha aspettato troppo prima di seppellirlo al cimitero indiano?
Vale la pena fare un altro tentativo, perchè stavolta è convinto che funzionerà, e la sua amata tornerà in vita senza effetti collaterali. O no?
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