
Poco originale, per niente spaventoso e addirittura noioso in alcune parti. Il film si svolge molto lentamente, non cattura lo spettatore e non lo coinvolge, non crea il dubbio dell'esistenza del fantasma, nè la dovuta suspance. Fin dall'inizio capiamo tutto, lo spirito di una donna suicida scappata da un istituto per cure mentali, dopo aver cercato per anni il cadavere del figlio che ella stessa aveva trascinato con sè giù da un dirupo, trova due bambine in pericolo e le salva dalla follia omicida del padre, prendendosi poi cura di loro negli anni a venire. Le piccole vengono ritrovate dallo zio dopo cinque anni, in uno stato selvaggio sia fisico che emotivo, e da questo adottate. Uno psicologo segue il caso.
E fin qui il film poteva essere originale, interessante e con uno spunto psicologico di riflessione. Ma invece di puntare su questa linea si preferisce dare spazio a "La Madre", il fantasma che sia lo spettatore, sia i protagonisti, capiscono essere reale.

Il finale, che poteva sistemare la disastrosa pellicola, si rivela inaspettato e assurdo.
(Chi non ha visto il film non leggesse di seguito)